"Sono stato illegittimamente estromesso come socio per la presunta mancanza dei requisiti dai nuovi vertici del Cda, ma io voglio continuare a conferire le mie uve. Viste le difficoltà di Moderna a cui avevo dato in affitto i miei ettari ho curato autonomamente la vigna ed è davvero uno spettacolo. Pronta, a giorni, per la raccolta. Non possiamo certo mandare tutto all’aria. Moncaro è una cooperativa viva e anche sana al netto dei 6 milioni perduti con l’acquisto non perfezionato della cantina abruzzese". A parlare è Lamberto Marchetti, ex sindaco di Rosora, ma qui in veste di proprietario di due ettari di vitigni che da molti anni ormai erano destinati alla cooperativa vitivinicola di Montecarotto che sta rischiando il default.
"Quest’anno l’uva è molto buona – evidenzia Lamberto Marchetti che tra l’altro è fratello dell’ex presidente Moncaro Doriano, finito nella bufera dopo l’accordo per acquistare e questo è l’unico modo per salvare la nostra Moncaro, quella dove io oltre a conferire uva ho un libretto deposito e delle quote. Quando il Cda guidato da Donatella Manetti mi ha comunicato la cacciata da socio avrebbe dovuto liquidarmi e non lo ha fatto pertanto quell’esclusione risulta illegittima. Siamo stati esclusi in oltre 100 su 600. Ho ricevuto rassicurazioni anche dal custode giudiziario Marcello Pollio e io voglio restare per contribuire a salvare Moncaro, fiore all’occhiello del territorio. Ci hanno rassicurato sul pagamento anche se graduale e io sono ottimista credo che la cooperativa si salverà anche grazie alle competenze del custode e del suo team". E i 38 milioni di debito? "Il vero problema sono i 6 milioni versati alla socia abruzzese Federica Morricone, perduti per l’acquisto poi non avvenuto della cantina abruzzese su cui auspico la magistratura farà chiarezza. Il resto sono mutui contratti con le banche ma spalmati anche in 20 anni, non sono perdite. Se Moncaro non producesse e non vendesse più vino allora sì che rischierebbe per il futuro, ma se noi soci come mi sembra aver registrato dall’incontro di mercoledì con il custode Pollio continuiamo a crederci l’esito sarà positivo. Deve ripartire al più presto la grande distribuzione, l’imbottigliamento e la vendemmia. Per quest’ultima Moderna si sta già attivando e si stanno cercando di riallacciare i rapporti coi fornitori. Auspico poi – aggiunge l’ex sindaco di Rosora – che venga riassunto l’enologo (si era dimesso per giusta causa perché non riceveva lo stipendio, ndr) perché grazie a lui abbiamo ricevuto prestigiosi premi". Per il futuro poi? "Pollio – conclude Marchetti - ci ha consigliato di guardare ai curricula delle persone cui affidare la governance della cooperativa. E’ giustissimo e non dobbiamo dimenticarlo". Sara Ferreri