Jesi, al teatro Pergolesi domani il 'concerto per l'Ucraina'

Al pianoforte Gianluca Piombo e da Pierluigi Piran. Tra un brano musicale e l’altro, letture sceniche con Saverio Marconi del monologo finale del Criticone tratto da “Gli ultimi giorni dell’umanità”

Saverio Marconi

Saverio Marconi

Jesi (Ancona), 10 giugno 2022 – Appuntamento domani alle 21 al teatro Pergolesi con “Per L’Ucraina, concerto di solidarietà”, il cui incasso sarà devoluto alla Fondazione “Vallesina Aiuta Onlus” a sostegno dei rifugiati ucraini nel territorio. L’evento è promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini, Rotary club Jesi Federico II e Rotary distretto 2090, con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Jesi e Consorzio Marche Spettacolo. Presente alla serata, tra il pubblico, sarà la campionessa olimpionica Elisa Di Francisca, presidente della “Fondazione Vallesina Onlus”. Sul pianoforte a quattro mani suonato da Gianluca Piombo e da Pierluigi Piran, verrà eseguito un programma musicale che delinea l’orizzonte della fratellanza e l’anelito alla pace: si inizia con la sinfonia n. 1 in re maggiore “Dalla mia terra” (op. 52) di Sergei Eduardovich Bortkiewicz, uno dei più importanti compositori ucraini, e si prosegue poi con brani dai balletti “Lo schiaccianoci” op.71 e “La bella addormentata” op.66 del compositore russo Cajkovskij, di cui è ben noto il cui ruolo svolto nel promuovere l’arte musicale in Ucraina attraverso la creazione di un istituto di educazione musicale superiore, e al quale è intitolato, ancora oggi, il Conservatorio di Kiev. Tra un brano musicale e l’altro, il programma prevede inoltre la lettura scenica con Saverio Marconi del monologo finale del Criticone tratto da “Gli ultimi giorni dell’umanità”, tragedia in cinque atti con preludio ed epilogo di Karl Kraus. Pagine che scavavano nelle macerie della prima, immane apocalisse del Novecento: la Prima Guerra Mondiale. Sergei Eduardovich Bortkiewicz fu uno dei più importanti compositori ucraini, la cui vita fu baciata in egual misura da uno straordinario talento e da altrettanto immani difficoltà. Bortkiewicz nacque in una nobile famiglia polacca a Kharkiv, nell’Ucraina orientale, una delle città che in queste settimane di guerra abbiamo imparato a conoscere fra le più martoriate. Completò la propria formazione di pianista e compositore tra San Pietroburgo, Lipsia e Berlino, dove si stabilì nel 1904. Il suo brillante destino di musicista fu stravolto nel 1914 dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, che lo vide perseguitato in Germania, essendo di nazionalità russa. Nel 1922 si trasferì in Austria, ma questa non fu altro che una tregua, perché nel 1933 iniziò la persecuzione nazista verso i russi, e il suo nome venne rimosso da tutti i programmi musicali. Bortkiewicz viveva negli stenti, e con la Seconda Guerra Mondiale la situazione peggiorò. Eppure, con eroica abnegazione, anche in quegli anni tanto disastrosi, al limite della sopravvivenza, egli componeva con incredibile assiduità. Bortkiewicz durante la sua vita ebbe modo di conoscere il compositore russo Cajkovskij, il quale era in visita a Kharkiv per una serie di concerti. Il ruolo svolto da Cajkovskij al fine di promuovere l’arte musicale in Ucraina attraverso la creazione di un istituto di educazione musicale superiore è ben noto. Non è un caso che, ancora oggi, il Conservatorio di Kiev sia a lui intitolato. L’immagine della serata è legata ad un’opera dell’artista jesina Francesca Tilio, dalla serie fotografica “Girls from another planet” che rappresenta l’abbraccio tra due ragazze. Lo scatto, diventato ormai iconico, è stato ripreso da artisti di tutto il mondo tramite collage, illustrazioni, manipolazioni di diversa natura, e recentemente è comparso sugli autobus di aiuti umanitari partiti da Riga, in Lettonia, verso la capitale ucraina Kiev. Biglietti ( da 5 a 20 euro): 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com