Jesi, il festival entra nel vivo Stabat Mater di Pergolesi

Stasera nella chiesa di San Marco il Time Machine Ensemble diretto da Attura

Jesi, il festival entra nel vivo  Stabat Mater di Pergolesi

Jesi, il festival entra nel vivo Stabat Mater di Pergolesi

Entra nel vivo con appuntamenti dedicati ai due compositori marchigiani il festival Pergolesi Spontini. Stasera (ore 21, ingresso libero) nella chiesa di San Marco sarà eseguita una nuova esecuzione dello Stabat mater di Giovanni Battista Pergolesi. Suonerà il Time Machine Ensemble, diretto da Marco Attura mentre le voci saranno quelle del soprano Nikoletta Hertsak e del contralto Federica Moi.

Il progetto rientra nella più ampia strategia della Fondazione di far diventare la celebre sequenza pergolesiana del 1734 - uno dei brani più celebri e profondi della storia della musica - strumento di azioni di Diplomazia Culturale. Simbolo di fraternità e dialogo tra i popoli e le culture, lo Stabat Mater inizierà da Jesi il suo viaggio partendo poi per Rodi, dove verrà ospitato, ad ottobre, all’interno del "Terra Sancta Organ Festival" con il contributo di Istituto Italiano di Cultura di Atene e in collaborazione con l’associazione Italiafestival e ministero.

Pergolesi compose il suo Stabat Mater, una delle pagine più sublimi di tutta la storia della musica sacra, solo qualche mese prima della sua morte (e questo fatto riporta subito alla mente la stesura del Requiem da parte di Mozart che avvenne nelle medesime circostanze). Il compositore di Jesi, destinato a morire a soli 26 anni di tubercolosi, scrisse velocemente questo straordinario capolavoro dopo aver ricevuto nel 1735 l’incarico da parte di una confraternita laica napoletana.

Nel programma della serata c’è anche l’adagio per archi op. 11 di Samuel Barber. Eseguito per la prima volta nel 1938, è la pagina più celebre del compositore statunitense che lo trasse dal secondo movimento del suo Quartetto per archi op. 11, composto nel 1936, non già però nella veste originaria, ma in una trascrizione per orchestra d’archi.