Sgarbi show su Jesi: «Spostare i monumenti è un’idiozia»

Il critico d’arte contesta duramente l’idea di cambiare location alla statua di Pergolesi

Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi

Jesi (Ancona), 14 gennaio 2017 – «Quella di spostare i monumenti è una mania non inconsueta che non ha ragion d’essere. Chi lo fa dimostra di non avere alcuna sensibilità capacità. Il monumento a Pergolesi è li da quasi un secolo? C’è una legge di tutela da rispettare». Il vulcanico critico d’arte Vittorio Sgarbi, interpellato dal Carlino, dopo aver visto il rendering del progetto di restyling della piazza che ospita il monumento in marmo dedicato al compositore jesino non ha dubbi. «Non va spostato». A giorni si conoscerà la ditta che si è aggiudicata l’appalto, in corso di affidamento anche la direzione lavori. Il cantiere dunque sta per partire. Ma il comitato «Nessuno tocchi Pergolesi» che chiede un referendum sullo spostamento della statua in marmo del 1910 non ci sta. Attende una risposta entro lunedì sulla consultazione popolare che però richiederebbe mesi. Dura anche la presa di posizione dell’Archeoclub, del circolo Ferrini e di Italia Nostra che mercoledì scorso sono stati chiamati in Comune dalla giunta Bacci che illustrando il progetto tramite rendering ha cercato di convincerle. Ma dopo il summit ognuno è rimasto delle proprie posizioni. Il critico d’arte Armando Ginesi ha osservato come l’arretramento del monumento che «va fruito a 360 gradi perché così è nato nell’idea dell’autore (lo scultore di Carrara Alessandro Lazzerini, ndr)». Ai no allo spostamento oggi se ne aggiunge un altro, probabilmente il più «pesante» se non altro per il vigore con cui viene espresso e l’autorevolezza di chi lo pronuncia. «Mi rivolgerò a Cantone. (Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, ndr) E’ ora di finirla con queste idiozie, lo dica. A breve, dopo le elezioni, io avrò un ruolo importante nell’Anab autorità nazionale per la Bellezza, ce n’è davvero bisogno». In effetti sono nati movimenti contrari persino un comitato che chiede che il monumento in marmo resti lì al centro fruibile a 360 gradi essendo una scultura a tutto tondo. «Certo, è ovvio». Però la Soprintendenza ha detto ok all’arretramento al bordo dei quella che diverrà una piazza aperta.. «Sono degli incapaci anche loro, la smettano. Spostare monumenti, cambiare piazze e nomi, è una mania che non ha senso». Lo spostamento è inserito in una riqualificazione della piazza che diverrebbe uno spazio aperto, un luogo di aggregazione come si vede dal rendering. Ma Sgarbi ha già avuto modo di apprezzare la città, definendo Jesi la ‘capitale marchigiana della cultura’, in contrapposizione ad Ancona. «Sì, appunto – rimarca ora -. E’ bella ci sono tante cose da poter fare per migliorarla non certo spostare monumenti. L’ho detto all’ingegner Gennaro Pieralisi (l’imprenditore jesino che finanzia il museo che dovrebbe aprire in primavera, ndr). Non sposti in piazza quel mammozzo di cioccolato (la statua di bronzea di Federico II che oggi si trova fuori da porta Bersaglieri ma che la giunta Bacci vuole spostare davanti palazzo Ghislieri Nuovo, accanto alla piazza dov’è nato lo stupor mundi, ndr). Basta». Ma la statua sarebbe posta davanti al museo virtuale su Federico II, come benvenuto ai visitatori. «Un museo virtuale – replica il critico d’arte che ha anche in programma a Jesi, proprio in quel museo una mostra sulle arti al tempo di Federico II con cinquanta opere - non ha alcun senso, ma per favore. Chi vuole venga a Jesi a vedere dei video, delle proiezioni su Federico II e la sua storia? L’ho già detto a Pieralisi non ha senso il virtuale».