Jesi, preso a pugni e minacciato con coltello e punteruolo. 22enne fermato dai carabinieri

Mandibola e denti rotti per un 43enne di Cupramontana aggredito oggi pomeriggio lungo corso Matteotti

I carabinieri hanno ascoltato in caserma i testimoni

I carabinieri hanno ascoltato in caserma i testimoni

Jesi (Ancona), 17 aprile 2018 – Un pugno talmente forte da buttarlo a terra. Tramortita la vittima con la mano sulla bocca insanguinata si è alzato lo ha raggiunto nei giardinetti del vecchio ospedale ma l’altro lo ha colpito ancora una volta per poi andarsene. E’ accaduto oggi pomeriggio, poco dopo le 17,30, vicino l’arco Clementino, sotto gli occhi di diverse persone. Un’aggressione brutale: vittima un 43enne residente a Cupramontana. Ha perso due denti e ha la mandibola e la mascella fratturate. E’ stato trattenuto in osservazione al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani per via delle gravi lesioni al volto riportate. Dopo l’aggressione il cuprense, con il volto insanguinato e tumefatto ha inseguito l’aggressore, 22enne rumeno residente in città già noto alle forze dell’ordine, annunciando la sua chiamata ai carabinieri per denunciarlo. Ma lo stesso aggressore, visibilmente ubriaco si è recato in caserma.

Nel frattempo alcuni testimoni hanno visto il rumeno gettare qualcosa nel cestino di un bar. Un suono metallico. Dentro, come accertato poi dai carabinieri, un punteruolo e un coltello a serramanico di una decina di centimetri: armi utilizzate dal giovane per minacciare il suo avversario, poco prima. Fino a questa sera i militari, guidati dal Maggiore Benedetto Iurlaro, hanno ascoltato i testimoni che si sono trovati ad assistere la scena loro malgrado, per giungere all’arresto del rumeno. La causa, alcol a parte, sarebbero state vecchie ruggini che risalgono a ben otto anni fa, almeno secondo quanto gridava il protagonista della scena da film.