Jesi, un giovane gli sbarra la strada, lui scende dall'auto e viene picchiato e rapinato

L'aggressione è avvenuta lungo l'asse Sud, vittima un 66enne. La polizia è riuscita a risalire e denunciare gli autori: due 22enni residenti in Vallesina e già noti alle forze dell'ordine

In azione la polizia

In azione la polizia

Jesi (Ancona), 18 agosto 2022 – Alla guida della propria auto si vede sbarrare la strada da un giovane, si ferma, scende ma viene picchiato e viene rapinato. E’ accaduto nella tarda serata del 4 maggio scorso ma ora i poliziotti sono arrivati ai responsabili e li hanno denunciati per rapina pluriaggravata. Vittima uno jesino 66enne che alla vista di un ragazzo immobile in mezzo alla carreggiata è stato costretto a fermare l’auto lungo l’asse Sud, all’altezza della rotatoria del parco commerciale Gallodoro. Sceso dal mezzo per chiedere al giovane perché si trovasse lì in mezzo lo jesino, in tutta risposta, è stato colpito da un violento pugno alla spalla sinistra, sferrato dal giovane. A quel punto il 66enne è stramazzato al suolo, paralizzato dal dolore e dalla paura. Qualche istante dopo, l’uomo ha sentito sopraggiungere un’auto ad alta velocità e fermarsi lì accanto. L’autista invitava l’aggressore a sbrigarsi per non correre il rischio che la targa della propria autovettura venisse fotografata. L’aggressore, a quel punto, con un violento strattone, ha girato il 66enne che era supino a pancia in giù portandogli il volto sull’asfalto. A quel punto ha estratto dalla tasca dei pantaloni della vittima il portafogli. In pochi istanti, salito a bordo del veicolo condotto dal complice, si è allontanato ad alta velocità. Il rapinato, ripresosi dallo choc dopo alcuni minuti, è riuscito ad alzarsi dolorante ed è riuscito a raggiungere il commissariato di Polizia. I poliziotti lo hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale ‘Carlo Urbani’ dove il 66enne è stato medicato per traumi da percosse alle costole, al rachide cervicale e alla spalla sinistra. Sulla base delle informazioni raccolte nella denuncia sporta, gli agenti, diretti dal vice questore Mario Sica, hanno dato immediato avvio all’attività di indagine, coordinate in ogni fase dalla procura della repubblica del Tribunale di Ancona. La zona dove è stata messa a segno la rapina è stata battuta progressivamente fino all’individuazione di telecamere private che hanno riscontrato la versione fornita dal rapinatore. Era necessario a quel punto, dare una identità ai due malviventi: effettuati dei servizi di appostamento nella zona e di quelle immediatamente adiacenti, i poliziotti hanno accertato che i due si erano recati in una vicina sala giochi, verosimilmente utilizzando il bottino per giocare alle slot machine. I numerosi servizi di appostamento effettuati dagli agenti del commissariato della polizia, nel corso delle successive settimane hanno dato i frutti sperati: i due rapinatori infatti si sono ripresentati alla sala giochi, sempre in orario tardo-serale. Comparando le immagini delle telecamere e le auto utilizzate dai due i poliziotti sono riusciti a risalire alle loro identità: si tratta di due coetanei 22enni,entrambi residenti in Comuni diversi dalla Vallesina, già noti alle forze dell’ordini per reati contro il patrimonio e la persona. Il pm, ha poi emesso decreti di perquisizione locale: eseguiti dallo stesso commissariato di Jesi. Hanno consentito il sequestro di oggetti ritenuti pertinenti al reato. Ad entrambi è stato contestato il reato di rapina pluriaggravata in quanto commessa da più persone e in danno di persona ultra 65enne oltre a quello di lesioni aggravate.