
La bagarre politica. Schermaglie e caos, stop alle commissioni. Niente fondi per la Tari
Salta il numero legale, annullati i lavori delle Commissioni sulla variazione di bilancio e sul piano delle opere pubbliche. È stata una seduta molto travagliata quella di ieri a cavallo tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio. Prima le schermaglie tra maggioranza e opposizione, poi il consigliere Riccardo Strano, Fratelli d’Italia, ha lasciato la seduta e i tre colleghi di minoranza sono usciti dall’aula facendo venire meno il numero legale. L’effetto è stato l’annullamento della seduta, e soprattutto lo slittamento delle delibere in approvazione nella seduta odierna del consiglio comunale, ma come in un domino fuori controllo alla fine oggi salterà anche la delibera sul piano triennale delle opere pubbliche. Siccome ‘non c’è due senza il tre’ rinviata anche la delibera di un debito fuori bilancio. Morale della favola, quasi quattro ore di lavoro buttate al vento e l’autogol della maggioranza che non è stata in grado di gestire i lavori. Tutto ciò significa che oggi sarà una seduta consiliare svuotata dei contenuti principali, dopo consigli deboli alla ripresa dei lavori dopo l’estate, con una sola delibera (sul metanodotto Snam) e le mozioni. I due temi torneranno dunque in aula, forse già la settimana prossima, nella speranza di poter esprimere i pareri delle due commissioni: "La sinistra ha tenuto un brutto atteggiamento, prima ostacolando i lavori e poi uscendo dall’aula facendo mancare il numero legale" ha detto l’assessore al bilancio Giovanni Zinni. In realtà tutto è partito dall’abbandono ‘misterioso’ dell’aula del proprio consigliere, Riccardo Strano, il resto sta nel gioco delle parti, oggi come ieri quando a governare era il centrosinistra. Prima dell’impasse in aula Zinni, prima di assentarsi, aveva esposto i cardini della variazione autunnale, in attesa della grande partita del bilancio di previsione 2024. Una ‘manovrina’ da quasi 2 milioni di euro coperta per un terzo con le risorse Fcde (Fondo crediti di dubbia esigibilità), ossia una percentuale sui soldi che l’amministrazione prevede di incassare dalle varie quote, dalle tasse comunali alle multe. Ad avere un peso nella variazione anche la necessità di coprire le spese sostenute per alcuni eventi, dalla Notte Bianca alla Festa del Mare, anche se i capitoli di spesa più onerosi sono state le mense scolastiche (160mila euro), i servizi aggiuntivi del Tpl (Trasporto pubblico urbano, 270mila), gli aumenti delle utenze, le spese di condominio (addirittura 48mila euro). La giunta ha dedicato fondi a diverse voci, dagli sfalci per 100mila euro, le quote di iscrizione a società sportive (35mila), cancellati invece gli aiuti sulla Tari alle fasce più deboli, crescenti a seconda degli Isee: "Non siamo stati in grado di ottemperare – ha ammesso il vicesindaco Zinni che a luglio, nel primo assestamento di bilancio, aveva lasciato la porta aperta a una possibile marcia indietro – Assieme all’assessore alla famiglia Latini abbiamo impostato un piano speciale sul tema per il 2024".
p.cu.