La bellezza del Conero e la fragilità dei servizi sanitari

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Caro lettore, le cose non stanno esattamente come dice lei. Ma su una cosa ha ragione: esiste un problema di organizzazione del servizio di soccorso ed emergenza a ridosso delle spiagge del Conero. Proprio oggi pubblichiamo la notizia che dopo 11 giorni da quello che sarebbe dovuto essere l’avvio ufficiale del servizio di guardia medica a Portonovo, non si riesce ancora a trovare un dottore in grado di poter presidiare il box che è stato già installato.

Se consideriamo che la spiaggia della baia anconetana è ormai affollata da quasi un mese, viste anche le temperature elevate e l’ingresso anticipato dell’estate, si capisce bene che la questione è di assoluto rilievo. Come fa una baia piena di turisti a non avere un presidio sanitario minimo? Ma lo stesso discorso potremmo farlo anche per quanto riguarda Numana e Sirolo. D’accordo il lavoro egregio ed encomiabile delle associazioni che mettono a dispozione ambulanze, infermieri e professionalità. Ma se c’è un infortunio grave tutto deve essere per forza dirottato su Torrette: gli ospedali di Osimo e Loreto da questo punto di vista sono inservibili. Il livello di turismo nella riviera del Conero è giustamente cresciuto, ma ad esso non si è accompagnato un’adeguata copertura sanitaria. Facendo ricadere sempre e tutto su Torrette.