L’ex sede dell’Inps di piazza Cavour, in stato di abbandono dal 2006, passa di mano dal Demanio allo Stato (il Ministero della Giustizia) che investirà quasi 26 milioni di euro per acquistare il plesso e fare i lavori di recupero. Sorgerà all’interno dei 6mila metri quadrati di spazio del mega edificio la tanto attesa ‘Cittadella giudiziaria’ che libererà un potente effetto domino in grado di riunire in un solo sito il grosso delle sedi giudiziarie anconetane.
Dentro il palazzo all’angolo della splendida piazza si trasferiranno la Corte d’Appello, il Tribunale di Sorveglianza, la Procura Generale, gli Uffici giudiziari (Unep) e tutto ciò consentirà di dare nuovi spazi anche al Giudice di Pace. Questione di ‘turbo-pragmatismo’ come ha sottolineato il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, concetto più volte emerso durante la nutrita conferenza stampa di presentazione ieri a Palazzo del Popolo: "L’opera di stalkeraggio messa in campo dal presidente della Regione Marche Acquaroli _ ha scherzato Del Mastro _ ha fatto sì che presto sarò di nuovo ad Ancona per annunciare l’affidamento della Stazione unica appaltante per velocizzare i processi, dalla progettazione ai lavori, e dare garanzie. Sono felice di essere qui perché Ancona rappresenta la prima di dieci tappe del mio giro per l’Italia (assieme a Catania, Prato, Roma, Modena e altre città, ndr.) dove abbiamo firmato l’acquisto di immobili da adibire a servizi giudiziari. Il 21 ottobre scorso abbiamo firmato il contratto col Demanio per acquisire il palazzo di piazza Cavour, costo circa 5,8 milioni di euro, e ne serviranno almeno altri 20 circa di milioni di euro per i lavori. Tempi di realizzazione? Tre anni di lavori". Segno che ne servirà almeno un altro per tutte le pratiche progettuali, i bandi, gli affidamenti da seguire in questi casi. L’esempio, tutt’altro che virtuoso dell’ex Ipsia di via Curtatone ceduto dal Comune all’Inail, almeno sotto il profilo dei tempi non è un esempio virtuoso. Speriamo si possa sbrigare il tutto con largo anticipo. Al momento non esiste ancora, nero su bianco, la progettazione, ma ci sono alcune certezze: "Sarà un edificio virtuoso e di ultimissima generazione _ ha garantito il Sottosegretario all’Economia, la parlamentare marchigiana Lucia Albano _, con elevati standard di sicurezza e di qualità sotto il profilo della sostenibilità e della transizione ecologica. Ora lo Stato spende, ma in previsione sarà un guadagno, visto che riunire varie sedi giudiziarie in quel palazzo garantirà un risparmio annuo di 90mila euro in canoni affittuari".
I più contenti del progetto ‘Cittadella giudiziaria’ sono però sicuramente i diretti interessati, ossia i vertici, e ieri rappresentanti, della Corte d’Appello, del Tribunale di Sorveglianza e della Procura generale: "Una bella notizia per tutti _ ha detto il presidente della Corte d’Appello, Luigi Catelli _. Quando sono arrivato ad Ancona, sei anni fa, la prima cosa che ho notato è stata proprio la dispersione delle sedi giudiziarie. I tempi sono stati lunghi, speriamo che ne servano meno per realizzare l’opera, mentre i fondi sono stati messi all’epoca dall’allora governo".
Il capo della Procura generale, Roberto Rossi, ha parlato di "svolta per Ancona che potrà contare su uffici accorpati in un’area strategica della città e soprattutto con ambienti ideali" mentre il Presidente del Tribunale di Sorveglianza, Raffaele Agostini, ha denunciato già dal suo arrivo ad Ancona, nel 2020, una "situazione non idonea della sede, realizzata dentro un condominio". Presenti all’evento anche i vertici nazionale e regionale dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme e Cristian Torretta, e il Commissario Straordinario alla ricostruzione Guido Castelli.