CLAUDIO DESIDERI
Cronaca

La comunità ebraica di Ancona e la sua tradizione nelle ricette

Frida Di Segni Russi le racconta nel volume "Sulle ali della memoria" edito da Affinità Elettive.

Frida Di Segni Russi le racconta nel volume "Sulle ali della memoria" edito da Affinità Elettive.

Frida Di Segni Russi le racconta nel volume "Sulle ali della memoria" edito da Affinità Elettive.

Le prime notizie certe della presenza ad Ancona di una comunità ebraica risalgono alla fine del X secolo. Una comunità che ha segnato il carattere urbanistico e culturale della città divenendone un asse importante della sua vita sociale, economica e religiosa. Una comunità che nella memoria ha sempre trovato il motore della propria identità mantenendo intatti nei secoli gesti, riti e tradizioni.

Tra quest’ultime una delle più affascinanti è certamente quella culinaria che vede oggi eseguire ricette antichissime con le stesse dosi, gli stessi ingredienti, le stesse regole di preparazione. Per entrare nell’affascinante mondo della cucina tradizionale ebraica vi è un libro, scritto da Frida Di Segni Russi: "Sulle ali della memoria. Ricette tradizionali ebraiche".

Edito da Affinità Elettive, il volume raccoglie una grandissima quantità di ricette della tradizione ebraica tramandate da madre in figlia o da nonna a nipote che possono anche aver avuto delle rivisitazioni ma sempre e comunque preparate con le le regole fondamentali della Kasherut. Regole che si basano sugli insegnamenti della Toràh e che dividono gli alimenti in permessi (Kasher) e proibiti (Taref).

Il pesce Kasher, ad esempio, deve avere pinne e squame. Animali e uccelli debbono essere macellati con una procedura particolare per non far soffrire l’animale. Il nervo sciatico di ogni animale non può essere mangiato per ricordare la ferita inflitta a Giacobbe durante la lotta contro l’angelo (Lievitico XVII, 12-14). La carne e il latte non devono essere ne cucinati ne mangiati insieme (Esodo 23/19 - Deuteronomio 14/21) e nelle case ebraiche ci sono pentole e stoviglie separate a seconda del loro utilizzo se per latte o carne.

Queste solo alcune delle moltissime regole alimentari che sono alla base della cucina ebraica che per approfondirle è necessario consultare libri specialistici e/o rabbini o esperti del settore. Il libro della Frida Di Segni Russi è diviso in diversi capitoli di cui il primo raccoglie ricette della tradizione ferrarese, il secondo di quella anconetana, la più consistente, di Senigallia e di Urbino.

Le ricette, a loro volta, sono raggruppate per ogni donna che le racconta precedute da una breve presentazione che rappresenta un piacevolissimo sguardo all’interno della vita e dei ricordi di chi le racconta. Non è solo un libro di ricette ma qualcosa di più. Un viaggio sensibile e armonioso, semplice ed intenso allo stesso tempo nella storia e nella cultura della comunità ebraica anconetana.

Claudio Desideri