La Cremeria del vicolo non ci sta: "Chiuderci è stata un’ingiustizia"

Il locale non sarà aperto 20 giorni dopo la spedizione punitiva ai danni di un 25enne macedone. Il titolare: "Chiediamo tutele"

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"La Cremeria del vicolo è esente da responsabilità. Non possiamo chiedere il casellario giudiziale ai nostri clienti. Cerchiamo di svolgere il nostro lavoro con serietà, professionalità e totale impegno. Più volte abbiamo chiesto di essere tutelati e di poter esercitare la nostra attività nel miglior modo possibile. Contestiamo la chiusura dell’attività di somministrazione perché ingiusta e a discapito di un’onesta famiglia di lavoratori. Torneremo a servire la nostra clientela non appena ce lo permetteranno". Lo afferma Enrico Ionna, il titolare, che ieri si è rivolto a un avvocato dopo quanto accaduto. Davanti alla sua "Cremeria" in centro storico a Osimo, tre giovani, tutti con precedenti e pregiudizi di polizia, hanno portato avanti una vera e propria spedizione punitiva nei confronti di un 25enne di origine macedone seduto in uno dei tavoli. Era mercoledì scorso e le indagini sono andate avanti fino a che l’altro ieri il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha disposto nei confronti dell’esercizio pubblico, davanti al quale appunto si è consumato il pestaggio brutale, "la sospensione dell’efficacia della segnalazione certificata che consente al titolare del locale la somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza". Sarà valido per 20 giorni, cinque giorni in più rispetto all’ultima volta. L’esercizio non sarebbe chiuso del tutto, è stata sospesa la somministrazione all’angolo bar non nella gelateria.

L’Autorità provinciale di pubblica sicurezza ha deciso di sospendere la licenza dell’esercizio perché la norma lo prevede se davanti allo stesso avvengono disordini di una certa gravità o il locale risulta essere ritrovo abituale di persone pregiudicate o pericolose per l’ordine pubblico. Nel febbraio scorso lo stesso questore aveva disposto la sospensione della licenza per una durata di quindici giorni sempre nei confronti dello stesso locale perché era stato contestato al titolare dell’attività la vendita di bevande alcoliche a minorenni e nei pressi dell’esercizio. Il provvedimento era stato adottato anche in considerazione del fatto che nei pressi della Cremeria del vicolo era stato eseguito un arresto per cessione di droga. Massima comunque è ancora l’attenzione sulla vicenda da parte degli uomini del Commissariato diretto dal vicequestore aggiunto Stefano Bortone.

Silvia Santini