PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

La crisi di Conerobus. Proclamato lo sciopero, il sindaco prova a fermarlo. Arriva un nuovo manager

I sindacati hanno annunciato lo stop di quattro ore del trasporto per martedì. Silvetti in pressing per scongiurarlo. L’Ad Luzi sarà affiancato da un’altra figura.

I sindacati hanno annunciato lo stop di quattro ore del trasporto per martedì. Silvetti in pressing per scongiurarlo. L’Ad Luzi sarà affiancato da un’altra figura.

I sindacati hanno annunciato lo stop di quattro ore del trasporto per martedì. Silvetti in pressing per scongiurarlo. L’Ad Luzi sarà affiancato da un’altra figura.

Conerobus, le sigle sindacali annunciano lo sciopero per martedì prossimo e l’amministrazione comunale, socio di maggioranza, cerca, con un tentativo estremo, di scongiurarlo. Sindaco Silvetti e vicesindaco Zinni hanno convocato le organizzazioni sindacali che hanno decretato lo sciopero di 4 ore del 20 maggio proprio il giorno prima. Intanto nel prosieguo della riunione interrotta lunedì scorso, il Consiglio d’Amministrazione ha deliberato l’affiancamento di un manager esterno all’attuale Amministratore delegato, Giorgio Luzi, costretto a dare forfait a causa di una malattia che sta cercando di sconfiggere. Il Cd’A avrebbe già individuato il profilo da portare in azienda a tempo, ma la riserva non sarebbe ancora stata sciolta: si parla di una figura di adeguata competenza.

Tornando allo sciopero, ieri con una lettera recapitata a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal sindaco e assessore con delega alla partecipata del Trasporto pubblico locale cercano di trovare un accordo per cancellare lo stato di agitazione. È molto probabile che i vertici di Palazzo del Popolo lancino delle proposte di accordo, magari presentando alcune misure legate alla situazione attuale, davvero seria, in cui versa la principale azienda del Tpl delle Marche. In pratica il socio principale, al 40%, da alcune settimane, se non mesi, si sta comportando come se l’azienda fosse una controllata, visto anche il silenzio atavico degli altri soci, dalla Provincia ai privati, passando per i Comuni più piccoli afferenti a Conerobus. Prima chiedono di avviare il cosiddetto ‘Tavolo tecnico’, in realtà mai partito, dove discutere di servizi, linee, corse, turni e strategia, poi convocano le organizzazioni sindacali per capire i margini di manovra sulla questione delle procedure di raffreddamento dei rapporti, la settimana scorsa, e adesso chiedono un incontro agli stessi sindacati 24 ore prima dello sciopero.

La comunicazione delle 4 ore di sciopero è arrivata ieri in mattinata ed è stata firmata dalle sigle con cui il Comune vuole avere un faccia a faccia nella prima mattinata di lunedì. Lo sciopero sarà dalle 11,30 alle 15,30, con il servizio attivo fino a un minuto prima e poi dalle 15,30 fino al termine della giornata. Le motivazioni dello sciopero, al netto dei mille problemi in cui versa Conerobus a partire da quello finanziario, riguardano la vicenda del mancato pagamento dell’indennità una tantum di 500 euro, arrivata in ritardo e con una manovra interna, e la questione delle officine interne. Le organizzazioni che aderiscono allo sciopero avevano in calendario, proprio durante le ore dello sciopero, di incontrare i vertici del Comune di Ancona e, inizialmente, anche di organizzare un sit-in davanti a Palazzo del Popolo. Ora l’invito per il giorno prima da parte del sindaco e del suo vice cambia un po’ le cose. Internamente la scelta del sit-in in largo XXIV Maggio non è stata condivisa da tutti, dando la preferenza a una manifestazione all’interno della sede di Conerobus. Sarà interessante capire la percentuale di adesione allo sciopero, viste appunto le perduranti divisioni sindacali, considerando che in occasione dell’ultimo sciopero, l’8 novembre 2024, incrociarono le braccia oltre l’86% dei lavoratori.