La depressione, il male oscuro "Aveva tolto il sorriso a Claudio"

La titolare di un piccolo supermercato vicino al luogo della disgrazia: "L’avevo visto poco prima, parlava poco"

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di Silvia Santarelli

Claudio frequentava la spiaggia di velluto fin da bambino insieme alla sorella Chiara. Nel profilo Facebook di quest’ultima sono pubblicate foto che li ritraggono felici e spensierati durante le vacanze al mare. "Con lui facevo delle lunghe chiacchierate – spiega la titolare di un esercizio dove si serviva la famiglia – studiava in Svezia e ultimamente mi aveva detto di essere indeciso se restare o ripartire, ma giovedì sera quando è venuto a fare la spesa aveva un viso un po’ spento, è stato di poche parole". Claudio soffriva di depressione, una malattia che negli ultimi mesi era tornata prepotentemente e gli aveva tolto il sorriso: "La mamma passava qui tutta l’estate – spiega un vicino di casa – a volte trascorreva dei periodi insieme ad un’amica e i figli andavano e venivano. Abbiamo notato tutti in questi giorni che in Claudio qualcosa non andava, era spento, anche in spiaggia stava sempre in disparte, ma nessuno si sarebbe immaginato una cosa del genere". Nel palazzo al civico 142 del lungomare Mameli sono poche le persone che ci risiedono tutto l’anno, la gran parte degli appartamenti sono destinati agli affitti estivi: "Non li conoscevo, siamo qui da qualche giorno in vacanza – afferma un turista – poco prima della tragedia, complici le finestre aperte per il caldo, ho sentito che discutevano animatamente, ma non sono nemmeno riuscito a capire se discutessero tra loro o se era qualcuno che stava parlando al telefono. Non me ne sono curato, in estate capita spesso di sentire qualcuno che alza la voce". Subito dopo la tragedia, la gran parte dei residenti del condominio sono scesi in strada per capire cosa fosse accaduto, qualcuno ha cercato di dare conforto alla signora Gloria: "Povera donna, non ci posso pensare – spiega un residente - lei era solare, come tutta la sua famiglia amava il mare, questa casa per loro rappresentava una via di fuga dalla quotidianità, il relax, ma orma era anche un punto di riferimento per tutta la famiglia. Da tempo non vedevo il signor Stefano, mentre Claudio sapevo che studiava fuori e per questo si vedeva di tanto in tanto. L’anno scorso lo avevo visto meglio, aveva i capelli lunghi, quest’anno se li era tagliati, era sempre serio e si capiva che non aveva voglia di parlare. Evitava le persone, probabilmente non stava bene". Non frequentava il baretto sulla spiaggia, lì non lo conosceva nessuno, mentre in un altro locale più avanti lo avevano visto in questi giorni a fare colazione: "Forse voleva evitare le persone che conosceva perché non aveva voglia di parlare con nessuno – spiega una dipendente – anche qui parlava poco, ordinava, consumava e se ne andava. Non leggeva nemmeno il giornale". Giovedì era andato in spiaggia con i genitori, aveva posato l’asciugamano e, nonostante il mare mosso, era entrato in acqua e aveva raggiunto gli scogli: "Lo vedevamo che era in piedi, sugli scogli e guardava il largo – prosegue il vicino di casa – sembrava si volesse tuffare da un momento all’altro, ma le condizioni non lo permettevano, era in una posizione abbastanza pericolosa, perché in quel caso perdere l’equilibro è molto facile, poi la madre lo ha raggiunto e sono tornati a riva. Tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo, vedendolo eravamo un po’ in ansia, forse perché sapevamo dei suoi problemi di depressione. Un peccato, era un bravo ragazzo, molto colto e intelligente. Studiava all’estero, un’altra ‘fuga di cervelli’. Mi si stringe il cuore a pensare al dolore della mamma".