La festa della Liberazione torna in presenza: "Omaggiamo chi ha lottato per il nostro futuro"

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Una cerimonia tornata in presenza, dopo due anni di celebrazioni virtuali per la pandemia, quella di ieri per il 25 aprile. Il sindaco Stefania Signorini ha concluso la cerimonia di commemorazione della Liberazione dicendo grazie durante il discorso tenuto in piazza Mazzini. "Oggi, a 77 anni dal giorno della Liberazione dall’oppressione nazifascista, è anche il giorno del sentito omaggio e ringraziamento alle donne e agli uomini che lottarono perché un futuro migliore rispetto al presente che stavano vivendo potesse essere possibile - ha esordito il sindaco –. Quel futuro che loro sognavano, fatto di democrazia e libertà, è il nostro. Quel 25 aprile di 77 anni fa fu un giorno di liberazione: da un regime fondato sulla sopraffazione e sulla violenza, liberazione da un’occupazione del nostro paese, dalle persecuzioni razziali e dalla dittatura nazifascista". Il sindaco ha parlato dal palco dopo la deposizione di corone celebrative iniziata alle 10 in piazza 2 Giugno, a Castelferretti, proseguita in piazza della Libertà, poi a Villanova al Monumento ai caduti del mare, al cimitero di via Castellaraccia dove sono sepolti i partigiani Baldelli e Cameranesi, quindi in via Matteotti, al Monumento ai Caduti e al Cippo ai Caduti e ai Martiri della Resistenza.

Le tappe della celebrazione sono state scandita dalla Banda di Castelferretti. Alla cerimonia hanno preso parte, assieme al sindaco, il presidente del Consiglio comunale Luca Cappanera con assessori e consiglieri, il comandante della Tenenza dei carabinieri di Falconara Michele Ognissanti, rappresentanti della Tenenza di Falconara della Guardia di Finanza, il dirigente della Polfer di Falconara Marcello Pierucci, il comandante dell’ufficio locale marittimo della Capitaneria di porto Armando Passaretti, il vicecomandante della polizia locale Mirco Cionna, la presidente dell’Anpi di Falconara Paola Stacchietti, oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma falconaresi, la Croce Gialla e la Protezione civile. Presente il minisindaco Jacopo Ragni del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze. "Oggi siamo vicini a un popolo in fuga come quello ucraino, profughi di cui ho ascoltato le tragiche testimonianze, le parole di disperazione e che abbiamo accolto anche nella nostra città. Oggi celebriamo un 25 aprile non solo di memoria alla Liberazione ma di impegno per la pace, uno stimolo verso tutte le forze politiche e le associazioni umanitarie ad un impegno fattivo che porti alla fine dei conflitti. Auspico la ricerca di un tavolo di trattative, una mediazione che porti tutti verso il comune obiettivo: la pace". Dal palco sono intervenuti anche Paola Stacchietti dell’Anpi e il minisindaco Jacopo Ragni.