La gaffe del sindaco e candidato al Senato: alla festa di compleanno nel giorno del lutto

Gianluigi Tombolini, primo cittadino di Numana, al party di un amico all’interno del suo locale: "Se ho offeso qualcuno, chiedo scusa"

di Alfredo Quarta

Il compleanno dell’amico fraterno fa "inciampare" il sindaco di Numana Gianluigi Tombolini. Lui non poteva mancare alla festa dei 60 anni che un noto artista nazionale aveva deciso di organizzare proprio nello stabilimento balneare di proprietà del primo cittadino attorniato da tanti attori che hanno raggiunto la Riviera per l’occasione. L’amicizia, a volte, tradisce anche le persone più attente e così è accaduto a Tombolini che, nonostante la giornata di lutto regionale indetta dal governatore Acquaroli per la tragedia dell’alluvione, ha preso parte alla festa con tanto di cena e balli che hanno accompagnato la serata fino a tardi.

E così Tombolini (che rappresenta un’istituzione) è scivolato su una buccia di banana rispetto a quell’opportunità politica e istituzionale che lo avrebbe dovuto tenere lontano da festeggiamenti di qualsiasi genere per rispettare la giornata di lutto. A "tradirlo" un video pubblicato ingenuamente da un ragazzo che riprende la festa con musica a tutto volume e il sindaco felice per la festa riuscita per il suo amico. Sulle note di "The rhythm of the night" di Corona, con tanto di ballerine, il divertimento è assicurato. E alla fine, testimoni assicurano di uno splendido spettacolo di fuochi d’artificio. Tutto lecito, naturalmente, ma il video ha subito fatto il giro delle chat di centinaia di persone e anche del mondo politico visto che Tombolini oltre a essere sindaco di Numana è anche candidato alle elezioni di domenica prossima al Senato per Forza Italia.

Lui, il primo cittadino, è affranto. D’altronde Tombolini, alla guida dell’amministrazione comunale per il secondo mandato, è riconosciuto da tutti come persona integerrima, sempre molto attenta e disponibile a dare una mano. Tanto che il Comune aveva annullato tutte le iniziative in programma e le bandiere erano state messa a mezz’asta.

"Non ho fatto nulla di male – esordisce Tombolini –. Sono andato a salutare il mio carissimo amico che aveva deciso di radunare per i suoi 60 anni alcuni amici arrivati da varie parte d’Italia. Era una festa privata organizzata da mesi. Fino a pochi minuti prima sono stato sempre al telefono a lavorare sentendo i sindaci dei Comuni colpiti dall’alluvione per offrire tutto l’aiuto che potevamo dare. Mi conoscete, sono sempre in prima linea e pronto a dare una mano. Una cosa è certa, se ho offeso qualcuno me ne scuso. Volevo solo essere vicino a una persona che reputo come un fratello e che ha raggiunto i 60 anni. Nulla di più".

Parole sincere da parte di Tombolini quasi incredulo che potessero esserci immagini che lo ritraggono felice e sorridente nella mega festa mentre a pochi chilometri si piangevano i morti dell’alluvione. Uno scivolone, certo, che però i politici devono imparare a evitare. Esiste sempre quell’opportunità politica e non solo che deve rappresentare una sorta di strada maestra da seguire. Le battaglie politiche sono altra cosa.