La lirica entra nel Concordia con due opere buffe di Pergolesi e Menotti

Stasera si potrà assistere a "La serva padrona" e "The telephone": si tratta di lavori che trattano entrambi l’amore in maniera comica

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La lirica sbarca nel recentemente inaugurato Teatro Concordia di Cupramontana, e lo fa con un inedito dittico di opere buffe prodotto dalla Fondazione Pergolesi Spontini quale anteprima della 55esima stagione operistica del Teatro Pergolesi di Jesi. "La serva padrona" di Giovanni Battista Pergolesi, nella revisione critica di Francesco Degrada, e "The telephone" di Gian Carlo Menotti, andranno in scena stasera (ore 21). Con questo progetto la Fondazione sperimenta per la prima volta la tournée estiva di agili allestimenti per la diffusione della tradizione operistica nei piccoli borghi delle Marche e non solo. Il progetto inaugura con il titolo più rappresentativo del lavoro musicologico dell’ente jesino, affiancato dall’opera di Menotti. Sono due opere buffe che trattano entrambe dell’amore in maniera comica, avvalendosi di un terzo incomodo: il telefono in Menotti e il servo muto, in Pergolesi. Il dittico ha segnato il debutto nella regia lirica di Jacopo Fo, che ne ha firmato anche scene e costumi. Sul podio del Time Machine Ensemble c’è Flavio Emilio Scogna, direttore d’orchestra di carriera internazionale, e compositore tra i più stimati in Italia. Cantano Aleksandra Kubas-Kruk (LucySerpina), Filippo Polinelli (BenUberto) e Salvatore Caruso (Vespone). Nella messa in scena dei due titoli Fo attinge ai codici della Commedia dell’Arte. ‘Ho pensato che avrebbe aumentato il divertimento inserire giochi di contrappunto - spiega- . L’idea mi è venuta riflettendo sul ruolo del Servo Muto nella Serva Padrona. Mi sono ricordato di quello che in gergo teatrale si chiama il contrasto. Arcifamoso quello tra il Clown Bianco, algido e serioso, e il Clown Rosso, caciarone, che lo disturba suonando la tromba. Mi sono chiesto: e se il Servo Muto fosse una sorta di Clown Rosso, un po’ sabotatore e un po’ complice?’.