La mamma: "Ti aspetterò sempre Non ho pace per averti perso"

La scuola e l’atletica, aveva cominciato con la Sef Stamura. Poi a Chiaravalle

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Stava rincasando dopo una serata trascorsa in un bar di Chiaravalle assieme gli amici. Era arrivato a poche centinaia di metri dall’abitazione dove risiede con la mamma a Castelferretti, praticamente alle porte della frazione falconarese, quando la vita gli ha presentato un conto spietato a soli 26 anni, compiuti in ottobre. Si è spento così Attilio Ambrogetti, finito fuori strada a bordo della sua Opel Meriva per cause ancora da accertare, davanti agli occhi impietriti e bagnati da fiumi di lacrime di chi viaggiava su un’altra macchina e per primo avrebbe tentato di aiutarlo e chiamare i soccorsi. Non c’è stato nulla da fare, purtroppo. Il ragazzo, a casa, non vi ha fatto più rientro. A Castelferretti il volto di Attilio era noto. "Lo vedevamo passeggiare con il cappuccio e le cuffiette. Spesso portava fuori il suo cane. È una disgrazia, non possiamo davvero credere cosa gli sia accaduto", commentano alcuni castelfrettesi, stringendosi in queste ore buie al dolore dei parenti. Anche il sindaco Stefania Signorini si associa alle condoglianze: "Sono profondamente addolorata per la scomparsa di un ragazzo così giovane, un’altra vittima della strada. Sono sgomenta e dispiaciuta – dice -. Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia". "Amore mio, sono tua madre – scrive mamma Gabriella sul profilo Facebook del figlio – aspetto di vederti entrare da quella porta, ma non sarà così, aspetto di sentirti parlare dello sport che tu hai sempre amato, ma non sarà così, aspetto di vedere il tuo solito sorriso che ti illumina il viso, ma non sarà così. Vorrei dirti tante cose ma non ne ho la forza, ma sono certa che tu sai quanto ti ho voluto bene, e quanto te ne vorrò. Non ho pace per averti perso, ma ringrazio tutte quelle persone che hanno saputo volerti bene. Quanti progetti avevi fatto, di vita: dicevi che se avessi avuto la fortuna di trovare un lavoro, ti saresti comprato una macchina e poi forse avremmo anche cercato una casetta". Era un tipo di grande compagnia, amava trascorrere le serate fuori, spensierato, con gli amici. La scuola, il centro del mondo di Attilio: aveva frequentato l’Istituto Podesti a Chiaravalle. L’atletica, invece, il suo modo di esprimersi attraverso lo sport: aveva cominciato con la Sef Stamura ad Ancona, ma era stato determinante anche per l’Atletica Chiaravalle. "Mi ricordo – continua l’amico – che un anno a scuola ci fu un programma che metteva in collegamento il Podesti e l’Atletica Chiaravalle per creare il nuovo logo dell’associazione sportiva: quello risultato vincente fu proprio progettato da Attilio. Buon viaggio, Attilio.

Giacomo Giampieri