La "Passeggiata" di Timi e Mascino

"Promenade de santé", prima nazionale il 24 alle Muse: regia di Giuseppe Piccioni, produzione Marche Teatro

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Una strana coppia quella formata da Filippo Timi e Lucia Mascino? No, se non altro perché si conoscono da ventitré anni. Li potremmo definire una ‘coppia di fatto’. Teatrale s’intende. L’anconetana doc Lucia Mascino confessa alcune ‘prime volte’ che questa pièce rappresenta per lei: "E’ la mia prima volta al Teatro delle Muse – dichiara sorprendendo molti –. E’ la prima volta che recito in uno spettacolo a due con Timi, è la prima volta che faccio teatro con Piccioni. E poi c’è Velia Papa. E’ grazie a lei se sono diventata un’attrice". La presentazione di ‘Promenade de santé’ (‘Passeggiata di salute’) si trasforma presto da momento ufficiale a divertente e goliardica serie di battute, che vedono come protagonisti il trio Piccioni, Mascino e Timi. Il primo, per l’attrice dorica, "è l’unico regista che dice ‘azione’ a teatro".

In effetti Giuseppe Piccioni confessa che "facendo teatro ho la stessa attenzione che nutro nel mio lavoro. Alcuni aspetti del cinema mi sono stati utili. A teatro però non c’è la presunzione della realtà che è presente nel cinema. A me piace qualsiasi cosa abbia a che fare con l’immaginazione. Sì, il teatro mi colpisce e mi conquista sempre di più". Piccioni ‘minaccia’ di continuare a farlo. Poi confessa: "La cosa più preziosa è il piacere che ho di lavorare con loro due".

La Mascino rivela di aver fatto le prove sul terrazzo di un appartamento. "E partito tutto naturalmente, morbidamente. Non sarebbe male fare le prove come se si dovesse fare un film, e invece poi recitare a teatro. Lo spettacolo? E’ un processo alla razionalità, per quel che riguarda le emozioni", Timi invece svela particolari inquietanti: "Dopo mesi passati a casa mi sono fidanzato con me stesso. E ci litigavo pure. Il teatro è stato un ritornare a vivere. E’ stato come il risveglio della primavera. Il testo è provocatorio, carnale, sessuale, fisico. Parla di attrazione in un periodo che vieta di stare vicini agli altri".

Il discorso cade su Ancona. Timi viene da Perugia, "città dura, ma pure Ancona la sua realtà te la sbatte in faccia. Ma io la vedo con gli occhi di un innamorato. E’ un luogo meraviglioso. Sono qui e non vorrei essere da nessuna altra parte. Sono innamorato di Lucia, la donna più bella del mondo, e della sua famiglia". La Mascino si schermisce. Conosce bene chi ha di fianco. Piccioni interrompe l’"idillio" lodando ancora una volta i due interpreti: "Lucia e Filippo mi stupiscono. Hanno il desiderio di rischiare di sbagliare. Mettono sempre in gioco il loro mestiere".

Raimondo Montesi