
Il questore Cesare Capocasa
Conosce una ragazza tramite amici in comune e dopo averci provato più volte con lei, ricevendo sempre dei no come risposta ha iniziato a perseguitarla. Prendeva il suo stesso autobus, la seguiva, chiedeva agli amici di lei dove trovarla, la contattava suoi social ed è arrivato anche a tentare di baciarla a bordo di un mezzo pubblico trattenendola per un braccio. Troppo per una 19enne che inizialmente non ha chiesto aiuto a nessuno ma, dopo il bacio forzato che voleva darle, si è rivolta alla questura per segnalare il problema. Il pretendente, un 20enne di origine egiziana, è stato ammonito dal questore Cesare Capocasa per stalking. La misura è scattata dopo che la giovane è rimasta vittima di avances che non contraccambiava. Questi atteggiamenti, nelle settimane, si trasformavano in veri e propri atti persecutori e molestie.
I due si sono conosciuti tramite amici in comune e sono usciti insieme in comitiva diverse volte. Lei non avrebbe mai mostrato interesse verso quel ragazzo che invece, dopo qualche tempo, ha iniziato ad assumere strani atteggiamenti. Lei lo ha trovato sul suo stesso bus all’uscita dall’università e lui, con la scusa di volerla riaccompagnare, l’ha seguita fin sotto casa. Il 20enne le ha chiesto insistentemente il numero di cellulare ma la 19enne non glielo ha mai dato. Nemmeno questo è bastato. L’egiziano non si è rassegnato e ha iniziato a chiedere di lei a tutti i loro amici in comune. Il giorno del bacio sul bus è riuscita a divincolarsi e ad urlare poi è fuggita via rivolgendosi alla polizia.
Le segnalazioni possono essere inviate anche tramite l’app ufficiale della polizia YouPol, scaricabile gratuitamente. "Aiutiamo tutte le vittime di maltrattamenti ed atti persecutori ad uscire da queste difficili situazioni – commenta il questore - che incidono sulla vita privata, sociale e lavorativa della vittima. E’ importante parlarne sempre e chiedere aiuto già al primo segnale".