Gabriele Galeazzi, l'avvocato di Ancona arrestato per i finti vaccini

E' ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui finti vaccini per ottenere il green pass. Secondo le accuse era un intermediario

Ancona, 11 gennaio 2022 - Era a casa, in centro, che faceva colazione quando la polizia ha suonato alla sua porta. Un risveglio amaro quello di ieri per l’avvocato Gabriele Galeazzi, titolare di un rinomato e apprezzato studio legale con sede in piazza Roma. Alle 7 gli agenti sono entrati notificandogli gli atti della procura e procedendo ad una perquisizione domiciliare che poi si è estesa anche nel suo ufficio. Una famiglia distrutta e incredula che quanto prima farà luce sulle accuse rivolte. La moglie è scoppiata in lacrime, interdetti i collaboratori del suo studio.

Dopo aver appreso che era in arresto, Galeazzi ha chiamato proprio uno degli avvocati del suo ufficio, Andrea Battilà, per far fronte alle prime procedure. Nel pomeriggio è stato poi dato mandato anche all’avvocato Riccardo Leonardi di prendere la sua difesa. "Al momento si valuteranno gli atti per capire bene le accuse – fanno sapere dallo studio legale – non risultano movimento di denaro e sequestri di questo tipo nell’ordinanza". Fino a ieri pomeriggio non era stato ancora fissato nemmeno l’interrogatorio di garanzia. Sequestrati solo due cellulari in uso al legale che dopo la perquisizione in studio è stato riportato a casa dove dovrà rimanere fino all’interrogatorio, agli arresti domiciliari.

Per la procura il legale sarebbe uno dei principali intermediari che indirizzava all’infermiere Luchetti le persone da vaccinare senza fargli la dose. Emergerebbe dagli ascolti audio registrati dal dirigente medico vaccinatore e dalle intercettazioni telefoniche fatte dalla squadra mobile. Un tramite "per conto di soggetti desiderosi di acquisire fraudolentemente il green pass", scrive nell’ordinanza il gip, e che avrebbe messo in contatto Daniele Mecozzi e Emanuele Luchetti. Con l’infermiere si sarebbe incontrato il 14 dicembre e avrebbe avuto anche contatti telefonici per prendere accordi riguardante la simulazione della vaccinazione di quattro persone non identificate ancora.

L’infermiere le avrebbe dovute ricevere il 18 dicembre ma poi non si sarebbero presentate. "Emanuele, non mi rispondono, non so che c. hanno fatto sti scemi – emerge da una intercettazione dove a parlare è Galeazzi che è stato chiamato da Luchetti - se sapevo ci venivo io guarda". Per la fine vaccinazione l’avvocato, viene sempre contestato nell’ordinanza del gip, avrebbe permesso a Lucchetti di ricevere 500 euro a persona.

Galeazzi verrebbe indicato da Luchetti al dirigente medico vaccinatore come l’ideatore e l’istigatore del sistema illecito realizzato. Si sarebbe avvalso di Mecozzi, suo cliente che ha seguito per un incidente stradale, "questi qui sono venuti a chiedere informazioni tramite un avvocato – riporta una registrazione (a parlare è l’infermiere) data alla polizia dal medico – l’avvocato Galeazzi, questi c’hanno avuto un incidente stradale...è gente con il soldo, anche perché na roba del genere bisogna farla di alto livello, nel senso che quando magni ridi". Per il gip l’avvocato avrebbe suggerito a Luchetti modalità operative più sicure come quella di non ricevere denaro al centro vaccinale ma di passare da lui in studio.