SILVIA SANTINI
Cronaca

La polizia scopre 37 piante di "Papavero d’oppio"

Gli agenti sono arrivati nel terreno dopo alcune segnalazioni che davano la presenza di giovani nella zona: si cerca di risalire a chi ha realizzato la coltivazione.

Le piante controllate dalla polizia

Le piante controllate dalla polizia

Sono state sequestrate 37 piante mature di papavero d’oppio da parte degli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano. L’operazione è scaturita a seguito di alcune segnalazioni effettuate dai residenti di una frazione che hanno raccontato di uno strano andirivieni da una area pubblica del paese. In pratica, alcuni giovani e giovanissimi, a bordo di auto diverse, di norma nel pomeriggio, si avvicinavano a una area pubblica del paese interagendo con alcune culture non conosciute che avevano dato vita a strane fluorescenze. A seguito di rilievi fotografici, i poliziotti hanno accertato che si trattava di papaveri da oppio. Eradicate con accortezza, sono state repertate e un campione inviato al Gabinetto interregionale di Polizia Scientifica di Ancona per far eseguire analisi preliminari da parte del Laboratorio Chimico della Polizia scientifica di Ancona.

I risultati sono stati chiari: una significativa presenza di morfina e codeina, due alcaloidi delle piante di "papaver somniferum" e indici della natura stupefacente delle piante. Le 37 piante sono state poste sotto sequestro e di quanto accaduto è stata data notizia all’Autorità Giudiziaria. Le piante, dell’altezza di oltre un metro, già presentavano un frutto vicino alla maturità quindi pronto per la incisione dalla quale si ricava il lattice (oppio) utilizzato, dopo processi di lavorazione, per la morfina e altre tipologie di stupefacenti. L’attività investigativa si sta concentrando sull’individuazione degli autori della coltivazione. Nelle prossime ore saranno ascoltate persone che potrebbero fornire particolari utili e saranno controllati esercizi commerciali dove possono essere acquistate sostanze di libera vendita che, anche combinate tra loro, sono necessarie per la trasformazione dell’oppio in morfina. I responsabili, se individuati, potrebbero rispondere del reato di coltivazione di sostanze stupefacenti punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da 2.500 euro a 10.329 euro.