La prof no vax in cattedra: "Rifarei tutto"

Roberta Salimbeni ha portato avanti i suoi principi sino alla sospensione dallo stipendio: "Sofferenza e sacrifici, ho vinto la mia battaglia"

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"Mercoledì torno in cattedra dopo aver detto no a vaccini e tamponi ed essere rimasta fedele ai miei principi. Con sofferenza e sacrifici, ho vinto la battaglia". A parlare è Roberta Salimbeni, la professoressa di Lettere della scuola media Gentile di Fabriano. Un anno fa aveva intrapreso una battaglia contro il vaccino obbligatorio e il Green pass. "Non mi sono vaccinata contro il Covid l’anno scorso, quindi non ho insegnato fino a gennaio scorso – ricorda –. Ovviamente, sono stata senza stipendio per questa mia decisione. Si è trattato di un grande sacrificio che mi è costata una certa difficoltà economica, ma in questo modo almeno sono rimasta fedele ai miei principi. Non ho avuto il certificato verde perché in libertà ho scelto di non vaccinarmi, non trovando corretto che le istituzioni abbiano prima dato la possibilità di scegliere, poi l’abbiano resa obbligatoria in modo surrettizio, pena l’esclusione dalla vita sociale e addirittura dal lavoro".

La professoressa Roberta Salimbeni "nella piena consapevolezza di ciò che avrebbe comportato", si è quindi avviata verso la sospensione del lavoro perché non ha voluto "tamponarsi" costantemente per ottenere la certificazione verde base. Poi la decisione del Governo dell’obbligo vaccinale per la categoria degli insegnanti. E anche in questo caso, la docente ha proseguire la battaglia fino a quando, dopo le scorse vacanze natalizie, non ha contratto il Covid. "A seguito del mio contagio - ricorda la prof - ho ricevuto il green pass per guarigione e sono tornata a lavoro nel secondo quadrimestre". Ha terminato l’anno scolastico e ora, a distanza di dodici mesi, con l’approssimarsi della prima campanella, mercoledì prossimo la professoressa "no vax", sarà regolarmente in cattedra dal primo giorno. "Rifarei tutto anche perché, nonostante la poca solidarietà riscontrata dal corpo docente, - rimarca la prof Roberta Salimbeni ad appena cinque giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico per centinaia di studenti fabrianesi - ho trovato sempre grande riscontro negli alunni che hanno compreso la mia scelta. Sono una persona che semplicemente ha rinunciato allo stipendio per rimanere fedele ai propri principi, in modo coerente. Mi dispiace per chi ha fatto il vaccino non per convinzione, ma per poter insegnare. I loro sacrifici – conclude - si sono azzerati e ora siamo tornati a essere tutti uguali, senza discriminazioni".