La protesta dei "navigator": sono loro senza lavoro

Manifestazione in piazza del Plebiscito dei trenta operatori a rischio: "Nessuno ci ascolta"

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Da supporto insostituibile per attivare percorsi lavorativi nel’ambito del Reddito di Cittadinanza a disoccupati. È la parabola preoccupante quella dei 30 navigator in servizio nei Centri per l’Impiego delle Marche dal periodo pre-pandemico che dal primo maggio prossimo, festa dei lavoratori, vedranno scadere di fatto il loro contratto di lavoro dopo 33 mesi di servizio. Ieri una nutrita delegazione di personale oltre ai rappresentanti sindacali di categoria, si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito davanti alla sede della prefettura di Ancona per un sit-in di protesta. Invece di essere stabilizzati all’interno dei Cpi il danno di restare senza lavoro e la beffa per gli utenti che, al momento, non sanno da chi verranno seguiti. In poco meno di tre anni i nostri navigator hanno seguito circa 15mila pratiche tra avvio al lavoro ed esenzioni. Da governo e Regione silenzio assoluto: "Il primo ha delegato le seconde a trovare una soluzione – attaccano i referenti sindacali Martina Cascino Felsa-Cisl, Valentina D’Addario Nidil-Cgil e Ignazio Di Chio Uiltemp-Uil, le lavoratrici e i lavoratori che tra tre settimane potrebbero trovarsi senza lavoro –. Il problema è che l’assessore competente, Stefano Aguzzi, più volte sollecitato, non dà segni di interesse ad ascoltare il nostro problema e affrontare le vertenza. Sono in corso manifestazioni in molte città, ma siamo pronti ad aumentare l’intensità della protesta".