SILVIA SANTINI
Cronaca

La rabbia degli alluvionati: "Ristori e pulizia dei fiumi, qui è ancora tutto in ritardo". La beffa dei nidi d’uccello

Il comitato dei danneggiati sollecita la Regione a dare le risposte promesse "Niente firma sul decreto che a quanto ci risulta è fermo sul tavolo del Governo. L’intervento nell’alveo slitta: è sorto il problema che non si sa se vi nidificano i volatili" .

Tutti a spalare via il fango dopo l’alluvione del 18 e 19 settembre all’Aspio

Tutti a spalare via il fango dopo l’alluvione del 18 e 19 settembre all’Aspio

L’attesa è lunghissima, sia per i ristori che per la pulizia dell’alveo dei fiumi. Con essa cresce la rabbia di chi ha perso tanto dopo quella pioggia troppo intensa del 18 e 19 settembre scorso: la casa, la macchina, l’attività che fa difficoltà ad andare avanti. In queste ore il Comitato alluvione Marche ha deciso di prendere ancora una volta in mano la situazione per tentare di scrollare quel torpore che attanaglia la burocrazia: "Per Pasqua speravamo di poter dare una buona notizia che invece ancora tarda ad arrivare, cioè la firma del famoso decreto che a quanto ci risulta è fermo sul tavolo del Governo. È indispensabile che venga immediatamente firmato e reso esecutivo in modo da procedere con i pagamenti della somma emergenza e permetterci da quel momento in poi di lavorare per il recupero di altri fondi, che servono a ristorare tutto ciò che è rimasto escluso dalla prima fase emergenziale. Ci avevano dato come ultima data del pagamento della somma urgenza il mese di aprile, massimo maggio. Speriamo che sia di quest’anno". Ad affermarlo è il portavoce del Comitato Andrea Pesaresi.

In parallelo, a febbraio doveva essere messo in sicurezza il fiume Aspio: "Altro che febbraio, mi giunge notizia che la pulizia è slittata a maggio e adesso è sorto il problema che non si sa se vi nidificano gli uccelli (guarda caso proprio lungo il corso del fiume) e in tal caso i lavori slitterebbero all’estate. Ci vuole tanto a sapere se gli uccelli nidificano oppure no? Inoltre non c’è traccia di un progetto per i lavori sul fiume Aspio a sud del ponte della ferrovia verso la foce. È il caso che si incominci a pigiare il piede sull’acceleratore, approfittare della bella stagione perché i lavori vengano eseguiti il più velocemente possibile prima di dover cercare fondi per pagare altri danni".

Dopo la forte esternazione nei confronti della Regione per avere garanzia di una risposta, e grazie all’interessamento del presidente del Consiglio regionale Dino Latini, pare che qualcosa si sia sbloccato proprio in queste ore: "È stata data disposizione per la pulizia dell’alveo del torrente Aspio anche dal ponte ferroviario fino alla foce del Musone. L’altra sera è stata nuovamente sollecitata la firma del decreto poi e il vice commissario Stefano Babini ha ribadito la sua disponibilità a dialogare costantemente con noi. Sono passi importanti, soprattutto sembra ci sia stato un cambio di approccio fra noi e la Regione. Restano ovviamente da capire quali sono i tempi di realizzazione. Ricordo che per l’alluvione del 2006 avevamo un continuo contatto con l’allora presidente della Regione. In quattro mesi vennero reperiti i fondi e la liquidazione avvenne all’80 per cento entro il primo anno dall’evento".

Nel contempo il comitato ha organizzato incontri con i candidati a sindaco di Osimo sulla regimazione idraulica e sugli interventi che ciascuno di loro, qualora fosse eletto, vorrà mettere in atto per la messa in sicurezza del territorio osimano dal rischio idrogeologico.