La Regione: "Evento imprevedibile"

"Penso che se un meteorologo avesse in mano le carte anche oggi rifarebbe la stessa previsione". Una previsione "fatta in scienza e coscienza" sulla base di modelli matematici e studi scientifici che indicavano un codice di allerta gialla come "il più idoneo". A dirlo è il responsabile del Centro Funzionale Multirischi della Protezione civile regionale delle Marche Paolo Sandroni a proposito dell’alluvione nell’alto Pesarese e nell’Anconetano e nell’alta Vallesina, in provincia di Ancona. Secondo Sandroni quello che è successo nella notte tra il 15 e il 16 settembre era "uno degli eventi più difficili da prevedere", una "cellula temporalesca autorigenerante" che ha scaricato quasi 400 ml d’acqua a terra, "quantitativi inimmaginabili". "Con i nostri modelli previsionali eravamo confidenti che il codice giallo fosse il più idoneo" ha ribadito. Secondo Sandroni, nella giornata in giovedì, 15 settembre, i fiumi Misa e Nevola, esondati in serata travolgendo un gruppo di Comuni tra Arcevia e Senigallia, "erano in condizioni di ‘magra’ per la siccità degli ultimi mesi. Ma nell’arco di poche ore le precipitazioni piovose hanno riversato sul territorio il doppio dell’acqua rispetto al record registrato negli ultimi 100 anni". Precipitazioni talmente intense che "hanno fatto aumentare in due ore il livello dei fiumi di sei metri". Per quanto riguarda l’allerta, secondo Sandroni in base ai "modelli matematici le precipitazioni avrebbero dovuto essere di intensità ‘moderata’ (30-60 millimetri) e avrebbero dovuto interessare il versante umbro più che quello marchigiano, limitandosi alle aree montane e alto collinari delle Marche". Da qui l’allerta gialla diramata dalla Protezione civile, solo per alcune aree della regione: la 1 e la 3, corrispondenti all’entroterra della provincia di Pesaro e di quella di Ancona. Un codice, l’allerta gialla, che prevede "fenomeni violenti e intensi che possono anche comportare la perdita di vita umana" ma "molto localizzati: la differenza con l’allerta arancione è l’estensione dell’area dei fenomeni".