Mura della Cittadella, parte il restauro per liberarle da erbacce e vegetazione. Sono stati infatti consegnati i lavori per il recupero della fortezza, oggi parco pubblico cittadino, grazie ai 3 milioni di euro di Fondi Fsc che ha messo a terra la giunta regionale. Lunedì c’è stato un sopralluogo al parco dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Francesco Baldelli, in occasione della consegna del cantiere che si dovrà occupare del restauro, consolidamento e pulizia della cinta muraria della Rocca. "Un primo passo per restituire agli anconetani, ai turisti e a tutti i marchigiani – osserva Baldelli – un complesso che decenni di incuria e abbandono amministrativo avevano indirizzato verso un destino di degrado e oblio che sembravano irreversibili. Con la messa a terra di 3 milioni di euro si avvia un percorso di recupero per dare luce nuova ad un monumento simbolo della storia non solo della città di Ancona, antica Repubblica Marinara, ma di tutte le Marche". Per un cantiere già finanziato ce ne sono altri in odore di finanziamento perché lo stesso assessore preannuncia il bando per la concessione di contributi destinati al recupero e valorizzazione delle mura cittadine storiche di tutte le Marche. Gli interventi riguarderanno il recupero e il restauro delle cortine murarie attraverso operazioni di ripulitura, conservazione e ripristino: un’attenzione particolare sarà rivolta al consolidamento del Bastione del Cavaliere a Basso, detto Gregoriano, uno dei cinque bastioni che contraddistinguono la struttura, con il consolidamento del terreno e la riparazione delle lesioni così da ripristinarne la piena stabilità.
Bando. Si darà maggiore lustro ai capolavori di pietra, le mura incastonate nei vari Comuni del territorio. "Un bando dedicato ad uno dei simboli più caratteristici dei borghi marchigiani – sottolinea l’assessore Baldelli – che abbiamo voluto presentare in giunta proprio l’indomani delle giornate FAI. Le mura storiche delle nostre città sono il timbro della nostra identità regionale, capolavori di pietra da custodire non solo per finalità estetiche o per una ordinaria manutenzione, ma anche per far sì che continuino a rappresentare il biglietto da visita più riconoscibile per i turisti che scelgono la nostra regione, sia come meta delle loro vacanze estive e sia nei fine settimana durante tutto l’anno". L’importo totale a disposizione è di 4 milioni di euro ed i Comuni possono accedervi per il recupero di mura storiche e di edifici inglobati, come torri, castelli, ponti, attraverso interventi di restauro e risanamento conservativo, miglioramento sismico e ripristino dell’accessibilità. Massimale del contributo pari a 500mila euro in conto capitale, fino ad un massimo dell’80% della spesa ammessa, che non potrà essere comunque inferiore a 100mila euro.