La seduta diventa reality E volano insulti

Scambi di accuse tra sindaco, consiglieri di maggioranza e opposizione. Accuse formali e nel contenuto

"Buffona", "fai pena" e ancora "è una bugia" per non dimenticare "si è sputtanata…". Più che una seduta del consiglio comunale quella di ieri sembrava una puntata ordinaria di un reality commerciale. Maggioranza e opposizione, con in mezzo sindaca, giunta, presidente del consiglio e segretario comunale se le sono "date e dette" di santa ragione, a volte tracimando sul lessico. Tornata nell’auditorium del Lazzaretto dopo la bocciatura di Palazzo degli Anziani, l’aula ieri mattina si è scatenata, senza dimenticare la trasversalità di certe posizioni, in particolare sul voto dell’ultima mozione discussa: uno striscione appeso sulla facciata di Palazzo del Popolo dedicato a Julian Assange. La mozione, presentata da Daniela Diomedi (Movimento 5 Stelle) è stata affossata dalla maggioranza di centrosinistra compatta, mentre se ne sono viste delle belle dall’altra parte. A favore del testo Francesco Rubini (Altra Idea di Città) e ci sta, ma anche Daniele Berardinelli (Forza Italia) e Antonella Andreoli (Lega), opposti a Maria Grazia De Angelis (Fratelli d’Italia) e Stefano Tombolini (60110) che ha incassato i complimenti dell’ex capogruppo Pd in consiglio, Michele Fanesi. Insomma, un modo davvero capovolto. I fuochi d’artificio ci sono stati prima, tuttavia, specie quando Berardinelli ha dato della ‘buffona’ alla sindaca Valeria Mancinelli che a sua volta, rivolgendosi alla Andreoli avrebbe detto ‘fai pena’ che ha chiesto al presidente Sanna di intervenire, senza successo. Lo stesso Sanna, rivolto sempre alla Andreoli, ha risposto con ‘è una bugia’ a un’accusa di sprechi sull’utilizzo dell’auditorium per le sedute. Non sono poi passate inosservate le critiche aperte sui contenuti delle mozioni, nel merito e nella sostanza, vedi il testo di quella presentata da Massimo Mandarano (Italia Viva) avversata dalla Diomedi e da Tombolini.