La strage di via D’Amelio 30 anni dopo "Messa per tutti gli agenti morti"

Cerimonia nella questura dorica "La moglie di Borsellino considerava la scorta come parte della famiglia"

Ricorre oggi il 30esimo anniversario della strage di via D’Amelio in cui morirono oltre al giudice Paolo Borsellino, anche gli agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina insigniti dallo Stato con la Medaglia d’Oro al Valore Civile. In questura ad Ancona, il cappellano della Polizia di Stato don Antonello Lazzerini celebrerà una messa in ricordo delle vittime che sarà anche un momento di riflessione, nel ricordo dei colleghi deceduti "per aver fatto fino all’ultimo il proprio dovere, per tutti gli operatori della Polizia di Stato di Ancona e della provincia che sono impegnati quotidianamente nel loro delicato lavoro per far rispettare le regole e all’insegna della legalità".

In un messaggio, il questore Cesare Capocasa ha voluto ricordare ai suoi uomini che la moglie di Paolo Borsellino, Agnese, "considerava gli agenti della scorta del marito come parte della loro famiglia e che si era istaurato nel corso degli anni un rapporto, oltre che di umanità e di amicizia, di rispetto per il loro servizio. Borsellino temeva per la vita dei loro angeli custodi e alla moglie confessava che "quando decideranno di uccidermi i primi a morire saranno loro". Una cerimonia si terrà dalle 9.45 alle 10.30 anche nel Piazzale Emanuela Loi di Palazzo Leopardi, in Regione a cui seguirà la deposizione di una corona d’alloro sulla targa che ricorda Loi.