La tecnologia contro smog e rifiuti

Le città sono strette nella morsa dell’inquinamento: occorre cambiare mentalità per migliorare

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Inquinamento atmosferico, traffico, raccolta differenziata, quale futuro ci aspetta? Le nostre città sono assediate da vari "mali" e a ognuno di questi problemi, l’uomo sta cercando di porre rimedio con soluzioni sempre più tecnologicamente intelligenti.

Pensare alla città del futuro non richiede più uno sforzo di immaginazione notevole. Non siamo più nell’800 quando molti romanzi di Verne ipotizzavano un futuro nemmeno lontanamente immaginabile per l’epoca. Lo sviluppo rapidissimo di tecnologie all’avanguardia, al giorno d’oggi, hanno permesso, e permetteranno, di creare città ecosostenibili, virtuose, eclettiche, a misura d’uomo e della sua voglia di fare un passo indietro per farne due in avanti.

Immagino la mia città, edificata su colline che degradano nell’Adriatico, attraversata da delle piccole cabine, che si muovono su rotaie a raso e sopraelevate, che collegano periferia e centro, in tempi rapidi e poco impattanti.

A Perugia, città morfologicamente simile ad Ancona, hanno creato un minimetrò che riassume questa idea. Ogni cabina può portare fino a 50 persone, e permette di trasportare fino a 1500 persone l’ora. Altro sistema facilmente avviabile sarebbe quello di utilizzare parte della ferrovia adriatica, utilizzando gli stessi binari, come metropolitana di superficie. Si potrebbero utilizzare, infatti, parcheggi a raso già presenti nel territorio (Stadio del Conero, Ikea a Sud, Falconara Stadio, aeroporto a nord) per lasciare il mezzo privato e arrivare in pieno centro ad Ancona ripristinando la fermata soppressa al Porto. Certo bisognerà anche cambiare mentalità, cosa non facile, entrando nella forma mentis di abbandonare la comodità del trasporto privato per affidarsi a quello pubblico.

Agevolati, magari, anche da contributi pubblici che potrebbero essere recuperati da un inasprimento dei controlli sul traffico privato.

Per quanto riguarda l’aspetto dei rifiuti prodotti da noi uomini, i sistemi di raccolta differenziata, attualmente in uso, hanno dato dei risultati oltremodo soddisfacenti. Attualmente si parte da una differenziata che sfiora il 70% del totale dei rifiuti prodotti.E’ possibile fare meglio? Certo che si. L’utilizzo di batteri mangia plastica, già utilizzati per ridurre l’inquinamento marino, potrebbe trovare spazio, in un futuro molto prossimo, anche a livello cittadino, risolvendo alla radice uno dei problemi che più ci inquietano in questo inizio di millennio.

Lilymei Filippetti