"La visita al cuore nel 2024: i nostri bimbi sono a rischio"

Liste d’attesa lunghissime a Torrette, i genitori chiedono aiuto

Liste d’attesa troppo lunghe per i bambini affetti da patologie cardiopatiche che trovano posto solo nel 2024. Non ci stanno i genitori ad aspettare tutto questo tempo e allora hanno lanciato un appello attraverso un video dove loro stessi ci hanno messo la faccia per denunciare quanto starebbe avvenendo all’ospedale di Torrette. Riuniti in una associazione, che si chiama "Un battito d’ali", chiedono di far presto perché chi ha problemi di cuore non può permettersi di aspettare.

Nel video si alternano per spiegare la situazione "che rischia di mettere in pericolo tanti bambini", non solo quelli loro a cui la patologia, spesso sono cardiopatie congenite, è stata già diagnosticata. "Una delle nostre battaglie va avanti da quasi due anni – dicono nel video che sta diventando virale sui social e nella rete – e coinvolge non solo i nostri figli ma anche tutti quei bambini con sospetti problemi cardiaci. Abbiamo segnalato più e più più volte il grave problema delle liste di attesa all’ospedale e alla Regione. Dopo essere state chiuse per più di un anno sono state riaperte ma nessun bambino può essere visitato prima del 2024. Questo per un bimbo cardiopatico o con sospetti problemi al cuore vuol dire rivolgersi a centri fuori regione affrontare lunghi viaggi perdere giorni di lavoro e stare lontani da casa quando potremmo fare tutto questo qui in un reparto che deve solo essere messo nelle condizioni di poter lavorare".

La portavoce del comitato, Valentina Felici, ha spiegato al Carlino che "mancano cardiologi" e ha annunciato che il 2 maggio si terrà una manifestazione in Regione, alle 16. Alle 17 poi una delegazione sarà ricevuta dall’assessorato alla Sanità e dai vertici di Torrette.

Il problema non è solo per le prestazioni pubbliche ma anche per quelle private. "L’attesa – ha detto Felici – è di sei mesi". In coro i genitori chiedono "di risolvere in maniera immediata il problema perché i bambini vanno visitati e controllati subito, perdere tempo vuol dire metterli in pericolo".