CLAUDIO DESIDERI
Cronaca

L’abbraccio di Silvetti e Mancinelli: "Stefano, cittadino tra i cittadini": "Proveremo ad assomigliarti un po’"

Il sindaco e il suo predecessore uniti nel commosso ricordo senza colori politici

Il sindaco e il suo predecessore uniti nel commosso ricordo senza colori politici

Il sindaco e il suo predecessore uniti nel commosso ricordo senza colori politici

Non capita spesso di vedere accanto due sindaci, quello in carica e chi lo ha preceduto. Eppure succede, come è avvenuto ieri nella chiesa dei Salesiani, a dimostrazione che lo schieramento politico non ha nessun senso perché quello che veramente vale è la persona messa al centro di ogni cosa. "In questa chiesa, oggi, c’è la città – ha detto il sindaco Daniele Silvetti – Porto il saluto di tanti dipendenti del Comune di Ancona che oggi non possono essere qui ma ci tenevano che interpretassi il loro desiderio. Eri marito, genitore, nonno, uomo politico e delle istituzioni, ma prima di tutto cittadino tra i cittadini. Tutti te lo riconoscono al di là dell’appartenenza politica. Hai colto prima di tanti altri che questa fosse una città in grande trasformazione e sei stato attento ascoltatore di quelle che sono le vecchie e le nuove generazioni di anconetani indipendentemente dalle culture e dai credi religiosi. Uomo di fede ma laico, convinto in quello che è il rapporto con tutti i cittadini. Grazie Stefano, Ancona ti saluta".

Tantissime le persone che si sono messe in fila per esprimere il loro ricordo ma soprattutto il loro grazie. "Ho visto per dieci anni Stefano con gli occhi felici come un bambino piccolo quando risolveva qualche problema – ha detto Valeria Mancinelli – quando vedeva la gioia delle persone che aveva davanti. Voglio parlare a Stefano nella speranza che in qualche modo possa percepire e sentire cosa succede qui oggi perché così vedrà moltiplicate tutte insieme centinaia di volti che gli dicono grazie, la parola che oggi è risuonata più di altre e credo che sarebbe contento. Molte parole a volte suonano finte e false, con Stefano non è così. Dire che la politica è la più alta forma di carità e servizio riferite a Stefano non suonano false. Grazie per questo. Grazie per l’esempio quotidiano che continuerà sempre a dare grandi e buoni frutti per tutti noi. Essere come te è impossibile ma provare ad assomigliarti è un impegno che possiamo prendere. Ciao Ste".

In chiesa e fuori è stato distribuito un ricordino di Stefano Foresi. Davanti il suo indimenticabile volto, dietro una sua frase: "Io non mollo. Speriamo per il meglio. Un abbraccio di cuore. Stefano".