
Il sindaco ieri al taglio del nastro per la preziosa opera restituita alla città
Un importante tassello si aggiunge al patrimonio culturale della città di Fabriano con il completamento del restauro della copia della "Adorazione dei Magi", eseguita da Umberto Giunti tra il 1926 e il 1929 per un facoltoso cittadino fabrianese. L’opera, per anni conservata in deposito e rimasta a lungo non visibile al pubblico, torna oggi a splendere in una nuova collocazione nella pinacoteca civica "Bruno Molajoli". Il percorso di recupero, avviato due anni fa, ha visto il prezioso contributo della restauratrice Lucia Biondi, formatasi all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. L’intervento ha previsto una complessa azione di ripristino non solo estetico ma anche conservativo, per restituire integrità e leggibilità a un’opera che, pur essendo una copia, testimonia con fedeltà e raffinatezza lo stile del Gotico Internazionale e la maestria artigianale della prima metà del Novecento. Fondamentale è stato il sostegno del main sponsor, la ditta Diatech Pharmacogenetics, il cui contributo ha reso possibile l’intero intervento. Il dipinto, donato alla città dalla famiglia Moscatelli, fu collocato nella sala Consiliare di Palazzo Chiavelli, da cui fu rimosso in seguito ai danni riportati a causa del sisma. La volontà di restituirlo alla fruizione pubblica nasce dal desiderio di valorizzare un’opera che, pur nella sua natura di copia, rappresenta un elemento significativo dell’identità culturale fabrianese. "È un’opera che restituisce emozione, nei colori, nei dettagli, nella luce dell’oro - dichiara il sindaco Daniela Ghergo -. Sapere che è frutto della competenza e della sensibilità della nostra concittadina Lucia Biondi la rende ancora più preziosa. Siamo fieri di ospitarla nella nostra Pinacoteca e ringrazio chi ha reso possibile il restauro. Valorizzare quest’opera significa restituire dignità alla memoria della nostra comunità e offrire uno spazio di bellezza accessibile a tutti". "È un’opera eseguita da un artista del Novecento, Umberto Giunti, che ha realizzato copie oltre a produrre opere originali - dichiara l’assessore alla Bellezza Maura Nataloni -. Nella tradizione dei maestri del Novecento, la copia costituisce un esercizio di studio, comprensione, tecnica e omaggio che non abbassa il valore dell’artista, ma ne dimostra un’elevata padronanza tecnica. "L’Adorazione" costituisce pertanto un atto di conoscenza e raffinata espressione artistica, che mostra uno straordinario livello di dettaglio e sensibilità cromatica. Il suo valore risiede nell’elevata qualità esecutiva e contribuisce a rafforzare la memoria affettiva che rappresenta per molti cittadini. La scelta di restituirla al pubblico in una sala della Pinacoteca è un atto culturale e civile che rafforza il senso di appartenenza e il legame con la nostra storia".