L’affaccio al belvedere è bloccato Lavori a rilento: "Ma quando finite?"

Una scritta polemica con il pennarello rosso spunta sul cartello dell’opera di largo Casanova. Per la fine manca davvero poco, ma ancora chissà perchè non vengono rimosse le transenne

di Pierfrancesco Curzi

"Quando c… finite?!! Oltre un anno che aspettiamo". La scritta con il pennarello rosso è stata aggiunta alla targa ufficiale dei lavori di largo Casanova affissa sulle transenne che sigillano il cantiere di uno dei luoghi del cuore degli anconetani. Una forma di protesta, nonostante l’utilizzo di una parola volgare, assolutamente legittima da parte dell’ignoto writer che ha voluto manifestare il proprio dissenso nei confronti di un intervento che, a suo avviso, tarda a essere terminato. Il problema dell’appalto per i lavori del suggestivo punto panoramico stretto tra via Sanzio e piazza Sangallo, semmai, non è il tempo della consegna del cantiere, quanto il tempo che si è perso prima dell’avvio dei lavori, avvenuto lo scorso mese di giugno. Lo stesso assessore comunale ai lavori pubblici, Paolo Manarini, al Carlino aveva confermato il via dell’opera di recupero del Belvedere (a causa dell’instabilità di alcune parti della mura in pietra) entro la fine di giugno, come poi è effettivamente accaduto, e la consegna non oltre la fine dell’anno in corso. Effettivamente siamo ancora dentro i tempi prospettati e a fornire un raggio di ottimismo è anche lo stato dei lavori. Ieri mattina, come accaduto altre volte nell’ultimo periodo, il cantiere era chiuso, nessun addetto al lavoro, eppure dando una rapida occhiata, anche da inesperti del settore possiamo dire che davvero manca pochissimo. L’intervento sulla mura è stato fatto, il marciapiede e il cordolo ricostruiti, l’area complessiva ripavimentata e piazzate anche le due panchine che diventeranno meta di tanti anconetani che potranno godersi da lì la bellezza unica dei tramonti. Manca poco, ma mai abbastanza per arrivare a una soluzione logistica del sito. L’area interdetta al pubblico arriva fino al limitare della carreggiata stradale e soltanto dei jersey provvisori consentono ai pedoni di utilizzare uno stretto pertugio dove camminare per scendere verso gli Archi lungo la ‘discesa del gas’ o, viceversa, o raggiungere Capodimonte. La speranza è che si possa togliere definitivamente quelle inferriate e riconsegnare ala città lo spazio di meditazione. Forse potrebbe essere il classico regalo di Natale concesso alla collettività. Ecco un breve excursus dell’opera. L’appalto del Belvedere di Largo Casanova è costato 84mila euro e c’è voluto tanto, troppo tempo per farli partire i lavori. Dall’aprile del 2021 l’area è stata interdetta al pubblico e tutto è rimasto fermo per più di un anno proprio per consentire le lunghe, ma necessarie pratiche progettuali e di affidamento dei lavori. La giunta ha deliberato l’ok soltanto un anno dopo aver chiuso lo spazio del Belvedere, lo scorso aprile, e a giugno sono partiti i lavori.