"L’amara vittoria", Adriano Ferranti e la storia di invasioni

"L’amara vittoria",   Adriano Ferranti  e la storia di invasioni

"L’amara vittoria", Adriano Ferranti e la storia di invasioni

Difficile capire cosa sta succedendo in Ucraina. Sì, un Paese ne ha invaso un altro, ma quali sono le radici storiche dell’assetto geopolitico che ha portato al conflitto (e non solo a questo)? Forse conoscere un po’ più la Storia sarebbe utile. Temete la noia? Con ‘L’amara vittoria’ di Adriano Ferranti (edizioni Gruppo Albatros Il Filo) il rischio è evitato, perché è ‘un saggio che si legge come un romanzo’.

Tutto ruota attorno a un’altra invasione: quella tentata dalla Germania ai danni della Russia nel 1941. La perfetta macchina da guerra nazista ha conquistato mezza Europa in un batter d’occhio.

Anche il colosso Unione Sovietica sembra destinato a crollare in breve tempo. Ma Hitler, come Napoleone, ha fatto male i suoi conti. Ferranti racconta in modo avvincente quel che accadde in quei mesi cruciali, spesso rivelando aspetti poco noti del conflitto e dei suoi protagonisti. Ad esempio che sì, la battaglia di Stalingrado fu cruciale per le sorti della seconda guerra mondiale, ma lo fu altrettanto, se non di più sotto certi versi, quella di Mosca.

L’autore dimostra un’approfondita conoscenza dei fatti di cui parla, e spesso lascia parlare i protagonisti di quel tragico periodo, ognuno dalla propria prospettiva. La domanda cruciale è la seguente: si può dire che ‘il peso specifico della guerra in Europa, la natura dello scontro, l’ampiezza e la complessità delle battaglie combattute, siano stati molto più decisivi e rilevanti per l’esito finale ad est anziché ad ovest?’. Ai lettori la risposta.

r. m.