Il direttore generale davvero non ci sta a perdere ancora una partita così. Per un episodio, per un dettaglio, nonostante la prestazione. E’ successo anche a San Benedetto: adesso la squadra non deve perdere le sue certezze, deve fare risultato a partire dalla partita con l’Aquila, ritrovare il suo pubblico e sfruttarne la spinta. E poi da dicembre in poi i ritocchi necessari alla rosa.
Francesco Ancarani, che partita ha visto a San Benedetto?
"Dico la verità, alla fine ero molto nervoso. Loro hanno giocato sulle individualità, noi abbiamo fatto la nostra partita cercando di giocare, e abbiamo disputato una buona prova, con tre occasioni da gol che, purtroppo, non abbiamo sfruttato. Non è successo come a Termoli o a Teramo, quella di domenica scorsa è stata una partita giocata alla pari. Fai, crei, giochi bene, ma alla fine non conta niente, perché hai perso".
Una sconfitta che cambia qualcosa? "Cambia che ancora una volta la squadra deve reagire, ma ce la facciamo. Sono sconfitte che rischiano di farti perdere le certezze, quella di San Benedetto, ma anche le altre, ripeto, Teramo e Termoli escluse. Ci mancano 4 punti, ma forse sono anche di più. L’Ancona è una squadra viva, però mi sarei anche stancato di ripeterlo".
Poi però ci sono gli episodi, gli errori individuali, come quelli del portiere, che è un under e non può portare la croce da solo. Che ne pensa?
"E’ un dato di fatto, ma non significa puntare il dito contro qualcuno. E lo stesso vale per altri under, in questo momento. Ci stanno dando meno di quanto ci serve".
Quest’Ancona sembra un po’ una coperta corta.
"Alla fine se avessimo quei 4 punti in più, parlo sempre delle partite perse con Chieti, Vigor, Civitanovese e Samb, sarebbe tutta un’altra situazione. Ma i quattro punti non ci sono e ora dobbiamo essere bravi, compatti, lucidi. E poi a dicembre interverremo. Per sistemare la rosa, dopo che saranno passati tre mesi in cui abbiamo potuto prendere le misure, in cui ci siamo potuti conoscere".
Cosa serve alla squadra adesso?
"Le serve restare compatta, lucida, determinata fino a dicembre. Poi faremo le nostre scelte. La rosa è un po’ troppo lunga, ci sono tre under che devono giocare, ci sono tante cose che dobbiamo valutare. Purtroppo le quattro sconfitte di cui ho parlato non aiutano, così viene tutto enfatizzato. Ci manca poco per fare bene, ma quel poco oggi è determinante. Non va stravolto nulla, è una buona squadra che va ritoccata, in entrata e in uscita".
Ora L’Aquila: che partita si aspetta?
"Come quella di San Benedetto. Se riconfermiamo quel livello di prestazione sono tranquillo. Dobbiamo essere bravi a non perdere le certezze che abbiamo, la nostra voglia di giocare, a mantenere i nostri punti di riferimento, il primo è Gadda. Vedrete che ne veniamo fuori".
Giuseppe Poli