RAIMONDO MONTESI
Cronaca

L’anno accademico inizia in musica. Frida Bollani e la ‘Cura’ di Battiato

Cerimonia di inaugurazione della Politecnica ieri alle Muse. Tra gli invitati anche il campione paralimpico Tapia

Un palco di grandi firme ieri mattina al teatro delle Muse in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università Politecnica delle Marche. Tra queste l’atleta paralimpico cubano Tapia

Un palco di grandi firme ieri mattina al teatro delle Muse in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università Politecnica delle Marche. Tra queste l’atleta paralimpico cubano Tapia

Ha avuto un inizio decisamente emozionante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università Politecnica delle Marche. Ieri mattina il folto pubblico che ha riempito il Teatro delle Muse si è alzato in piedi per ascoltare prima un’inconsueta versione dell’Inno di Mameli, interpretata da Frida Bollani Magoni e dal coro universitario dell’ateneo, e poi ‘La Cura’ di Franco Battiato. Tra le ospiti dell’evento anche Nouha Zakariya, laureata all’Univpm nel 2019 e fondatrice della startup innovativa ‘OmnIAroad’, che si occupa di fornire servizi per migliorare l’accessibilità delle università con l’obiettivo di dare autonomia e indipendenza alle persone con mobilità ridotta.

"Un progetto molto ambizioso, ma che punta a rendere le università realmente accoglienti - ha spiegato Zakariya a margine della cerimonia -. Partiamo da una mappatura delle barriere architettoniche, poi offriamo servizi come un navigatore specifico per indicare itinerari accessibili per chi ha difficoltà motoria". Tra gli invitati dall’ateneo anche l’atleta paralimpico italiano Oney Tapia, che gareggia nella categoria F11 (atleti non vedenti), medaglia d’oro nel lancio del disco ai Mondiali paralimpici di Kobe e ai Giochi paralimpici di Parigi.

"Voglio condividere la mia esperienza e dire ai ragazzi quanto è importante credere in un obiettivo e in un sogno a prescindere da qualsiasi cosa possa accadere. La scuola e lo sport viaggiano parallele e servono alla formazione della persona con l’obiettivo di creare un futuro migliore". Come sempre alla cerimonia è intervenuto il presidente del Consiglio Studentesco, Sabrina Brizzola. Significative le parole di Alessandro Iacopini, direttore generale dell’Ateneo, che ha definito l’università "un ecosistema complesso in cui realizzare la contaminazione dei saperi, il trasferimento della conoscenza e l’innovazione delle competenze".

Un luogo dove "formare una comunità professionale attenta alla valorizzazione delle eccellenze e delle persone. L’Ateneo ha investito risorse economiche, strutturali ed umane per consolidarsi e crescere. Nella capacità di attrazione di finanziamenti alla ricerca, nell’offerta formativa, nelle immatricolazioni, nelle strutture e nei laboratori, orientando la propria attività verso la creazione di valore pubblico, facendo rete e collaborando fattivamente con le istituzioni, gli enti e le imprese del territorio ma anche investendo nell’internazionalizzazione, per un’università sempre più aperta, inclusiva e accogliente". Il ruolo dell’Università per una società inclusiva e accessibile è stato al centro anche degli interventi di vari referenti dell’Università Politecnica delle Marche, come Marianna Capecci, Massimo Conti, referente del Comitato per lo sport universitario, e Camilla Mazzoli, referente per le pari opportunità. Tra gli ospiti è intervenuto anche Don Aldo Buonaiuto della Comunità Papa Giovanni XXIII. La musica ha concluso la cerimonia, così come l’aveva iniziata. Sul palco del Teatro delle Muse è salita infatti l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che nel corso di una applaudita esibizione ha interpretato i brani ‘The Mission’ di Ennio Morricone e ‘Imagine’ di John Lennon, assieme al Coro Studentesco.