
I giovani e l’ansia da prestazione
Studiare è importante, certo, ma quando la scuola ti fa venire mal di pancia solo a pensarci, allora qualcosa non va. Sempre più ragazzi e ragazze si sentono sotto pressione, in ansia per i voti o per le aspettative della famiglia, talvolta temono punizioni dai propri genitori. Altre volte, invece, pensano di non farcela.
Ma che cos’è l’ansia da prestazione? È quella tensione che senti prima di una verifica, quella paura di sbagliare anche se hai studiato. Magari ti capita di avere mal di testa, stomaco chiuso o di non dormire bene la notte. È normale, succede a tantissimi. Un sondaggio ha mostrato che più della metà degli adolescenti si sente spesso ansioso a scuola e quasi uno su tre ha pianto almeno una volta per lo stress da studio.
Come fare per combattere l’ansia? Organizzati con piccoli passi. Fai una lista realistica delle cose da fare. Studiare tutto la sera prima non è sostenibile. Meglio un po’ ogni giorno, anche solo 30 minuti, perché le maratone infinite "ti bruciano il cervello".
Parla con qualcuno. Non tenerti tutto dentro. Parlane con un amico, un genitore, un insegnante di cui ti fidi e con cui ti senti in confidenza o uno psicologo scolastico.
Dai valore al tuo tempo libero. Non è tempo perso! Uscire, ascoltare musica, disegnare, giocare, fare sport sono tutte cose che ricaricano la mente e ti permettono di essere più concentrato attento e voglioso di studiare. Senza pause, il cervello si spegne.
Cambia prospettiva sul voto. Un numero sul registro non definisce chi sei. Puoi sbagliare, puoi cadere, puoi migliorare. I voti non misurano la tua intelligenza o il tuo valore, ma solo una prestazione, quindi si può sempre migliorare anche in poco tempo ma con tanta determinazione. Ricorda che i tuoi insegnanti tengono conto anche dei tuoi piccoli miglioramenti e dell’impegno che impieghi nelle loro materie.
Non avere paura di chiedere aiuto professionale. Se senti che l’ansia ti blocca davvero o che le giornate diventano tutte grigie, parlarne con uno psicologo: può essere un atto di forza, non di debolezza e può risollevare anche il tuo umore oltre al tuo rendimento scolastico!
Detto questo, non sentirti diverso, soprattutto dai tuoi amici e dalle persone che reputi più brave a scuola perché anche loro sicuramente hanno incertezze e insicurezze.
Valentina Cappellae Margherita Morsucci III Dscuola Fagnani di Senigallia