L’assessore alla Cultura è il nodo più spinoso Entro mercoledì i nomi

L’assessore alla Cultura  è il nodo più spinoso  Entro mercoledì i nomi

L’assessore alla Cultura è il nodo più spinoso Entro mercoledì i nomi

L’assessore alla cultura non si trova e blocca tutte le altre nomine e deleghe che aspettano. Non si sta rivelando facile per il nuovo sindaco di Ancona, Daniele Silvetti (foto), dirimere la questione della squadra di governo. I partiti che fanno pressing da una parte, le quote rosa che limitano i margini di manovra dall’altra e lui in mezzo al guado. Proprio la necessità di accettare le doverose richieste dei partiti, in particolare Fratelli d’Italia, e di dover mettere quattro donne alla guida di altrettanti assessorati, sta spingendo Silvetti e la cerchia più ristretta di suoi collaboratori a individuare il nome giusto per l’unica casella ‘tecnica’ della sua giunta. A meno che l’ex presidente del Parco del Conero non decida un cambio di strategia, tenendo per sé la delega alla cultura (non necessariamente mollando quella all’ambiente) potendo mettere il ruolo del ‘tecnico’ a un altro dicastero o allargando l’offerta ai partiti. Una cosa è certa a una settimana dal voto: un nome sicuro e da ufficializzare alla cultura non c’è. Silvetti si è dato tempo entro mercoledì per rendere nota la lista dei 9 assessori e le rispettive deleghe, ma non sarebbe uno scandalo se si prendesse ulteriore tempo visto che l’approvazione della giunta verrà ufficializzata entro il 19 giugno, data del primo consiglio comunale della nuova legislatura. Qualora dovesse restare il ruolo tecnico per la cultura, a quel punto partiti e liste si giocheranno le altre sette caselle (l’ottava spetta di diritto a Marco Battino, l’unico al momento certo di un posto in squadra). Siccome le liste collegate al sindaco erano otto e Fratelli d’Italia pesa di più di tutti gli altri messi assieme, è chiaro che i vertici marchigiani del partito della Meloni chiederanno maggior peso, ossia tre assessorati; unodue andranno alla lista di Silvetti, uno a Forza Italia (Berardinelli) e l’ultimo se lo disputeranno Lega, lista Civitas di Salvi, Rinasci Ancona, lasciando fuori l’Udc.