Giampieri
Assessore Angelo Eliantonio, si è chiuso un anno di Grandi eventi: un bilancio?
"Un’Ancona che brilla, caratterizzata dal segno più. A Natale la ristorazione ha segnato il +3 per cento, a Capodanno il +5. E ci sono casi specifici di strutture ricettive che hanno toccato un +8. Numeri in linea con i nostri obiettivi iniziali del cartellone natalizio. Se pensiamo che fino a due anni fa il solo Capodanno aveva un appeal rionale, neppure cittadino, oggi è diventato una realtà importante, anche grazie ad un cast internazionale. Abbiamo puntato su una fascia di riferimento, tra 35 a 45 anni, prevalentemente coppie, che oltre alla serata sono rimasti nei giorni successivi. Questo giustifica gli investimenti che abbiamo sostenuto. Turisti e visitatori hanno trovato una città aperta, un fatto storico: la nostra visione è stata abbracciata dagli operatori".
Avanti. Che estate sarà?
"Partiamo bene con tre concerti al Del Conero di grande spessore, perché tra Zucchero che apre con una data zero e si intratterrà per alcuni giorni, per arrivare a Ultimo e i Pinguini Tattici Nucleari che, assieme a Vasco Rossi, sono tra gli artisti che vendono più biglietti, contiamo di registrare 100mila presenze nei tre show. Si tradurrà in un indotto importante. Fondamentale la strategia iniziale con la quale abbiamo riunito i promoter locali, ai quali abbiamo chiesto un impegno, ottenendo concerti che non si vedevano da anni ad Ancona".
Poi?
"Non abbandoniamo l’ambizione di restituire il porto antico alla città, portando iniziative da inserire in circuiti nazionali. Vorremmo diventi tappa fissa dei tour di artisti che girano l’estate, cosa non possibile l’anno scorso complice un ritardo burocratico ma non imputabile al Comune per il rilascio delle autorizzazioni. Quest’anno la pratica è quasi chiusa con l’Authority, che ringrazio".
Ma quindi: Arena sul mare sì o no?
"Arena sì, ma con concerti dei tour estivi. Poi c’è la Festa del Mare, che ci ha lanciato. Implementeremo i contenuti di un format che nasce per sottolineare il legame tra città e mare. Ci piacerebbe proporre un focus sulle infrastrutture che si collegano al porto, tenendo alta l’attenzione sul comparto pesca".
Quando sarà la Notte bianca? "Tra le fiera di San Ciriaco e l’inizio dell’estate. L’abbiamo concordato con le categorie per destagionalizzare. Sembra una soluzione preferibile rispetto a quella autunnale. Proviamo, vediamo".
Quale scelta rifarebbe e quale no?
"Le rifaremmo tutte – parla al plurale, ndr –. Lo dico in forza dei risultati positivi e incoraggianti che la città ci sta dando, che vanno al di là della nostra percezione. Non serve più persuasione e convincimento, dinanzi ad un’Ancona che risponde presente. È la rivoluzione più grande, forse figlia della nostra determinazione. Poi solo chi fa, può commettere errori".
Detto delle attività economiche, ma i mercati?
"Per quello del centro, ora comincerà un altro test che riguarda il nuovo posizionamento delle bancarelle su Corso Mazzini. La sperimentazione servirà a capire se è la soluzione congeniale sia per le attività in sede fissa, sia per gli ambulanti. Vogliamo mettere ordine e occuparci seriamente della questione ambulanti: secondo un’analisi della Polizia locale, solo in otto su 60 rispettano i dimensionamenti dei banchi. Questo anche perché mancano le righe e, dal 13 gennaio, le realizzeremo. Nessuno si era mai occupato, come abbiamo fatto noi in 18 mesi, del mercato. E non solo questo. Al Mercato delle Erbe, i cui lavori si legano al Pnnr quindi da completare a settembre 2026, la scelta di campo riguarda la gestione: avrà due parti, mercatale al piano terra, commerciale al piano superiore. Decideremo presto chi lo gestirà. E anche al Piano, pronto entro fine 2025, ragioneremo per ridefinire il mercato: nasceva per 12 concessionari delle pescherie, oggi ne sono rimaste otto. Tra le ipotesi, nuovi spazi per quelle già esistenti".
Urbanistica e Patrimonio: che si è fatto, che si farà?
"Intanto la modifica dell’articolo 29 bis del regolamento, per sbloccare incompiute e lavori fermi da anni. Poi, con l’entrata in vigore del registro dei diritti edificatori, per il quale siamo all’avanguardia a livello nazionale, avremo uno strumento per dare valore alle volumetrie in eccesso, favorendo rigenerazione urbana e limitando il consumo di suolo. Attueremo l’Agenda urbana, immaginata dalla precedente amministrazione ma mai messa a terra. E avendo rimesso a posto l’ufficio di Edilizia privata, stiamo dando risposte più facili a cittadini e tecnici. Chiudo con la messa a bando degli otto chioschi, oggi attrattori di degrado e che daranno valore ai beni dell’Ente".