Lavori e mazzette in Comune, il geometra Bonci in carcere

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Il geometra infedele Simone Bonci finisce in carcere a Montacuto. La sentenza di condanna per corruzione emessa il 25 novembre dello scorso anno, quella che in abbreviato gli ha inflitto due anno e mezzo, è diventata definitiva e la polizia martedì mattina ha suonato alla sua porta di casa per notificargli l’atto e portarlo subito in cella. Non era pronto Bonci, non se lo aspettava, e nemmeno la sua difesa rappresentata dagli avvocati Riccardo Leonardi e Lorenza Marasca che stanno già valutando se ci sono i margini di un ricorso per far uscire di prigione il proprio assistito. La sentenza di condanna è diventata definitiva dal 10 aprile scorso, non avendo l’imputato fatto richiesta di appello. Bonci è accusato di corruzione aggravata, in merito all’inchiesta "Ghost Jobs" della Squadra mobile, coordinata dal pm Ruggiero Dicuonzo. Il geometra, che lavorava alla direzione manutenzione, frana e protezione civile del Comune di Ancona (dopo i fatti è stato licenziato), è accusato di aver dirottato lavori a ditte amiche in cambio di regali e mazzette. Lavori realizzati in parte e in alcuni casi mai eseguiti.

Era il 7 novembre del 2019 quando le auto della polizia arrivarono sotto il Comune facendo aprire uno scenario mai visto ad Ancona, quello della corruzione da parte di pubblici dipendenti per favorire ditte amiche nella realizzazione di importati opere per la città, come il restyling della pineta e dei laghetti del Passetto. Insieme a Bonci furono accusati anche cinque imprenditori. Per due di loro, Marco Duca, di Cupramontana e l’abruzzese Carlo Palumbi, il processo si è chiuso con un patteggiamento ad un anno e dieci mesi mentre gli altri tre, Tarcisio Molini di Cingoli, Francesco Tittarelli di Ancona e Moreno Ficola di Porto Recanati, sono stati rinviati a giudizio e il dibattimento si aprirà il prossimo 7 dicembre. Attende la fissazione dell’udienza preliminare invece il filone bis dell’inchiesta, per truffa, falso e abuso di ufficio, con 12 indagati tra i quali anche l’assessore Paolo Manarini.