"Il bando per il Lazzaretto sarà aperto ai soggetti no-profit, quindi non a scopo di lucro commerciale proprio per garantire in continuità questo spazio com’è stato concepito negli anni ed è giusto che il Comune abbia uno spazio aperto alla progettazione". Era la mattina del 27 febbraio scorso e l’allora neo assessore alla Cultura Marta Paraventi (la Bertini era stata dimessa un mese prima), rispondendo a un’interrogazione in consiglio comunale rilasciò pubblicamente questa dichiarazione. Il video di quell’intervento gira sui social dopo la modifica del bando per la concessione quinquennale di cinema, iniziative culturale e bar al Lazzaretto. Il gruppo consiliare di Ancona del Partito Democratico va all’attacco e annuncia la richiesta di una commissione ad hoc per svolgere un’indagine conoscitiva: "Un fatto gravissimo che non può passare in cavalleria, come maldestramente tenta di fare l’assessore Paraventi. A questo punto è evidente a tutti, non è stato un ‘mero errore materiale’, ma si è trattato di una scelta politica deliberata e ben precisa, fatta a posteriori rispetto a un bando già avviato. Aprire la partecipazione anche a realtà private di natura commerciale, significa tradire quanto assicurato pubblicamente in Consiglio comunale e ai giornali, dove si era garantito che il bando sarebbe stato riservato esclusivamente ad enti del terzo settore. Le parole dell’assessore Paraventi a questo punto valgono zero, visto che ha sconfessato platealmente le garanzie che aveva dato. Questa inversione di rotta non solo è incoerente con gli impegni presi, ma rappresenta una vera e propria presa in giro nei confronti dei cittadini e degli operatori culturali".
I consiglieri Dem vanno all’attacco dell’esponente della giunta con un passato vicino proprio al Partito Democratico: "L’assessore Paraventi, ancora una volta, si distingue per la sua disarmante leggerezza nel trattare temi fondamentali per la vita culturale della città. La cultura non è un terreno di manovra per piccoli giochi di potere". Una nuova grana per l’amministrazione comunale potrebbe arrivare dai lavori per il ponticello che immette proprio al Lazzabaretto. Il cantiere è fermo e l’opera probabilmente non sarà realizzata in tempo.