
L’apertura delle buste per il bando di gestione del Lazzabaretto ieri a Palazzo degli Anziani: un’unica offerta, quella dell’Arci
"Tanto rumore per nulla": all’apertura delle buste per il bando Lazzabaretto è arrivata una sola offerta, quella dell’Arci. Ieri alle 15 a Palazzo degli Anziani, in seduta pubblica, alla presenza della dirigente del settore cultura del Comune di Ancona, l’architetto Viviana Caravaggi Vivian, è stata aperta l’unica busta con l’unica offerta tecnico-architettonica. L’associazione che ha gestito il locale esterno alla Mole Vanvitelliana a questo punto ha buone chance di aggiudicarsi anche la prossima concessione quinquennale, anche se mancano ancora lunghi e complessi passaggi burocratici prima di poter ufficialmente considerare il capitolo risolto.
Oggi dovrebbe essere aperta la busta con l’offerta economica dell’Arci, tenendo conto che si parte da una base di gara fissata a 5mila euro+Iva, la stessa dell’anno scorso. Nessun’altra proposta dai privati, magari con una forte vena commerciale in grado di poter avanzare un’offerta economica di rilievo, si è concretizzata. "Questi dati, oggettivi e verificabili – sottolinea l’assessore alla Cultura Marta Paraventi – parlano chiaro e smentiscono con forza le illazioni circolate nelle scorse settimane: non vi è stata alcuna manovra, né alcuna intenzione di controllare o orientare l’esito della procedura, né tanto meno volontà di penalizzare realtà associative o di favorire soggetti specifici".
Alla luce di quanto accaduto ieri, ci sono ottime possibilità che quel luogo continui a chiamarsi "Lazzabaretto" e non in un altro modo (il nome/marchio è registrato) qualora altri avessero presentato domanda. Alla fine, oltre all’Arci, e associazioni a essa collegata, nessun altro soggetto ha presentato un’offerta per aggiudicarsi la gestione da qui al 2030. Parafrasando una delle straordinarie commedie di William Shakespeare, si potrebbe dire che per il bando della stagione estiva al Lazzaretto si è solo perso tempo.
La decisione, criticatissima, da parte dell’amministrazione comunale di modificare in maniera sostanziale il testo del bando e, di conseguenza, allungando i tempi della scadenza dal 16 a ieri mattina, ha prodotto un ulteriore ritardo nell’avvio della stagione 2025 al Lazzaretto, tra cinema, eventi culturali e il bar sul molo della Stamura. Considerato che la procedura per l’assegnazione ufficiale della concessione durerà altri giorni, slittando dunque a giugno, qualora l’Arci avesse il via libera normativo avrebbe meno di un mese per partire entro la data, già posticipata, del 1° luglio.
C’è un ultimo scenario, difficile da immaginare ma non impossibile. Se l’offerta dell’Arci non sarà considerata valida il bando verrebbe azzerato e a quel punto lo scenario sarebbe il seguente: stagione 2025 che salta oppure affidamento diretto straordinario per un anno ai privati.
Pierfrancesco Curzi