
Lazzabaretto, il momento dell’apertura delle buste
La prossima settimana verrà ufficializzata la decisione della Commissione giudicante sull’offerta dell’Arci per la gestione di ‘Lazzaretto Estate’. L’associazione anconetana, che ha curato il Lazzabaretto nell’ultimo quarto di secolo, è stata l’unica a presentare un’offerta in merito al bando preparato dall’amministrazione e poi corretto in corso d’opera. Martedì sono scaduti i termini e sono state aperte le buste, o meglio la busta, poi è stata la volta dell’analisi, da parte della commissione, dell’offerta economica (la base è di 5mila euro + Iva). Ora manca il parere definitivo sulla valutazione del pacchetto presentato dall’Arci, tra gestione del bar, delle iniziative culturali e di intrattenimento e infine dell’arena cinema nel canalone della Mole. Via libera che dovrebbe assolutamente arrivare subito dopo le celebrazioni della festa della Repubblica. Non c’è più tempo in fondo.
Al ritardo della presentazione del bando per la concessione quinquennale si è aggiunto il buco nero della variazione del regolamento, spostando dal 16 al 27 maggio la scadenza dei termini. La prima data valida per l’avvio della stagione, il 15 giugno, è ormai saltata, la prossima e assolutamente non derogabile è il 1° luglio, con appena due mesi di piena attività davanti prima della chiusura della stagione. Siamo a inizio giugno e nel sito esterno della Mole, nell’area della Stamura, tutto è rimasto come l’autunno scorso: un desolato spiazzale vuoto con l’aggravante dei lavori sul ponticello mai iniziati e spostati a fine stagione, non prima della necessaria messa in sicurezza per consentire il transito dei pedoni senza rischi. Insomma, lo scenario è davvero particolare e non è detto che le cose possano peggiorare. In effetti l’aver ricevuto una sola offerta non dà per scontata l’assegnazione definitiva. Prima serve l’ok definitivo della Commissione, parere sicuro al 99% vista la situazione contingente, ma qualora la stessa Commissione decidesse che i parametri dell’offerta Arci non sono soddisfacenti, allora sì che sarebbe un guaio. A quel punto il bando andrebbe ripresentato per la prossima stagione e al Comune non resterebbe altra soluzione che fare un affidamento diretto temporaneo nei confronti di altri soggetti. Stiamo parlando di una eventualità abbastanza remota, ma eventualmente da considerare. La scorsa estate, dopo essere andato deserto il bando, Palazzo del Popolo ha dato il servizio del bar all’Arena sul Mare con affidamento diretto.