Le farine pregiate non ci sono più

Danny Mariani: "Incredibile quanto abbiamo vissuto. C’era acqua ovunque"

Cisterne e autobotti che giravano nei vortici d’acqua, container spazzati via e ritrovati dentro i fossi, tronchi e detriti nel cuore delle aziende. Il day after dell’alluvione è apocalittico anche per l’imprenditoria della zona. In contrada Coste, a ridosso del ponte travolto dal Nevola, insistono la Map (macchine agricole) di Massimo Petrolati e il Molino Paolo Mariani, dell’omonimo titolare. "Incredibile quanto abbiamo vissuto – spiega Danny Mariani, figlio del proprietario della ditta che produce farine -. C’era acqua ovunque". I danni non sono ancora quantificabili, ma si parla di milioni. Strutture distrutte, attrezzature da buttare. Ma un cuore grande della popolazione e dei dipendenti che, anfibi ai piedi e pale in mano, si sono rimboccati le maniche per spazzare via quell’incubo.