"Le feste in piscina non erano abusive"

Il legale di "Braciando": "Per gli eventi con meno di 200 partecipanti non servono autorizzazioni"

Feste e spettacoli musicali in piscina senza licenza? La titolare del ristorante "Braciando carne e dintorni" di via Bagnatora contest l’ordinanza comunale seguita ai controlli messi in campo la scorsa settimana da polizia e vigili del fuoco. "Il locale – spiega l’avvocato Mario Antonio Massimo Fusario per conto del ristorante - ritiene non corretto l’assunto secondo cui il locale di fatto svolga attività di pubblico spettacolo ed, in ordine agli altri accertamenti, ha inviato documentazione atta a dimostrare la regolarità della gestione e della sicurezza dello stesso. Per gli eventi organizzati nei locali con accoglienza di avventori inferiore ai 200 partecipanti e che si svolgono entro le ore 24 del giorno di inizio – spiega il legale - non è, richiesta l’autorizzazione di pubblico spettacolo. Inoltre quello che è stato definito ‘biglietto di ingresso’ altro non era che la consumazione di un calice di bollicine per l’importo di 5 euro e pertanto senza sovraprezzo, fatto che esclude il carattere primario dell’attività di spettacolo". La titolare lamenta "una perdita economica dovuta alla cancellazione delle prenotazioni per queste serate, sul falso presupposto che il locale sia stato chiuso dall’autorità". "L’attività di messa in onda di brani musicali – conclude - deve ritenersi ancillare rispetto all’attività primaria di somministrazione di alimenti e bevande, e svolta al solo scopo di attirare clienti senza che ciò costituisca attività illecita".