"Le funzioni dell’ospedale non si discutono"

Incontro tra i sindacati e Olivetti sullo spettro di tagli organizzativi: "Serve una revisione dei vertici e della catena di comando"

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Ieri l’incontro tra l’intersindacale medici e il sindaco Massimo Olivetti: "L’ospedale non si tocca". Dito puntato sull’ex giunta regionale comunale e ai vertici di Asur e di Area Vasta 2 per la gestione dell’Ospedale di Senigallia.

La rappresentanza intersindacale conta oltre il 75% dei Dirigenti Medici, Veterinari, Farmacisti, Biologi, Psicologi della sanità marchigiana: "L’importanza e la piena operatività dell’Ospedale di Senigallia nel Piano Socio-Sanitario Regionale non devono essere neanche poste in discussione, e su questo mi è stato personalmente ribadito il pieno appoggio da parte dell’Assessore Saltamartini, confermato anche in occasione del nostro recente incontro nello stabilimento ospedaliero".

C’è quindi la volontà di tutti a ripristinare la piena e regolare funzionalità del Presidio Ospedaliero di Senigallia, la tutela delle condizioni lavorative del personale, la sicurezza dei luoghi di lavoro. Proprio di sicurezza si è discusso più volte riguardo ai locali del Pronto Soccorso, ma anche ad alcune sale d’aspetto che, nei mesi invernali, ospitano regolarmente clochard. Per risolvere il problema si era ricorsi alla vigilanza notturna.

Ma resta il dissesto del Pronto Soccorso, la carenza di oltre 25 Dirigenti, i concorsi per 3 primariati ancora vacanti (Chirurgia, Gastroenterologia, Ortopedia), lo spostamento delle sedi centrali di Unità Operative strategiche per la città (Radiologia, Laboratorio Analisi, Oncologia, Otorino, Oculistica, Fisiatria), le carenze di investimento nelle strutture in cui operano i professionisti sanitari.

"Tali problematiche – ribadisce Cisl Medici - sono l’inevitabile risultato della malagestione della precedente giunta regionale Ceriscioli e della mancata vigilanza da parte della precedente giunta comunale Mangialardi, nei confronti dell’Ospedale della città nonostante il suo vasto bacino di utenza".

Non vengono risparmiati nemmeno i vertici dell’Asur: "Ad aggravare il tutto – sottolinea Cimo - la gestione non oculata dei vertici di ASUR e di Area Vasta 2 per cui è auspicata una revisione urgente dei vertici e della catena di comando come passo di discontinuità rispetto alle scelte che hanno sinora penalizzato l’Ospedale, i lavoratori e la sua utenza".

Proprio il Cimo, negli ultimi anni, aveva evidenziato le problematiche legate al ‘Principe di Piemonte’, prevedendo l’aggravamento della situazione senza un immediato intervento.

Silvia Santarelli