Leonardo Calcina aveva preso un brutto voto a scuola, quattro e mezzo nella prova di informatica relativa alla creazione di un foglio excel, un foglio di lavoro elettronico che è in grado di creare tabelle in cui inserire dati e fare anche dei conti in maniera veloce. La sua non era andata bene ma era l’unico neo nel suo nuovo percorso scolastico che aveva iniziato da solo un mese con l’avvio della scuola a settembre perché sulle altre materie il rendimento prometteva bene. Quel brutto voto emerge dai primi accertamenti fatti dai carabinieri della Compagnia di Senigallia, dopo il ritrovamento del corpo del minore, avvenuto lunedì mattina attorno alle 11, nella frazione di Montignano e a meno di due chilometri di distanza da dove abitava con il padre. Una insufficienza che potrebbe aver turbato ulteriormente il 15enne e il suo stato emotivo già minato dagli episodi di bullismo denunciati dalla famiglia e che avrebbe subito sempre nell’ambito scolastico al punto di farla finita con un colpo di pistola. Per i familiari però quel votaccio non significherebbe nulla nel gesto di Leo, come lo chiamavano affettuosamente a casa. Stando al legale dei genitori, l’avvocato Pia Perricci, il brutto voto è stato registrato solo la mattina in cui il minorenne si è era già tolto la vita. "Non poteva saperlo – osserva l’avvocato – dal registro elettronico risulta corretto e registrato il 14 ottobre e Leonardo non c’era già più".
I familiari, dopo aver saputo questo dettaglio del votaccio preso da Leonardo sono andati a verificare nel registro elettronico del figlio perché non sapevano di questa insufficienza. Il minorenne poteva averglielo omesso oppure nemmeno lui, come propende il legale Perricci, ne era al corrente. Il fascicolo aperto dalla Procura ordinaria ieri era ancora a carico di ignoti e con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Anche la Procura minorile però si sta interessando del caso e non è escluso che a breve tutte le carte passino proprio ai Minori. Nella denuncia di bullismo che i genitori hanno fatto ai carabinieri di Marzocca, lunedi pomeriggio, hanno indicato un nome e cognome di un compagno di classe che sarebbe stato anche già sentito dai militari come persona informata sui fatti. Poi è stato indicato il nome di una ragazzina, compagna di banco del primo e fornito una descrizione di un terzo compagno di classe. Tutti ancora minorenni. Altri sequestri, dopo il cellulare del 15enne, la playstation e il computer portatile già sottoposti ad una perizia tecnica per analizzare i contenuti, non sono stati disposti dalla pm Irene Bilotta.