"L’incidentalità, nel Comune di Ancona, è in aumento e sicuramente la velocità influisce molto su questo aspetto. Ci auguriamo di vedere sempre più ´Zone 30´". Lo dice senza mezzi termini la sezione Ancona Conero della federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab). Il commento, in una nota diffusa ieri, s’inserisce nel dibattito nazionale che si è acceso all’indomani della decisione del Comune di Bologna di introdurre la ´Zona 30´ nella maggiorparte della città. "Noi della Fiab siamo da sempre attenti e a sostegno della mobilità ciclistica e degli utenti più deboli. E sosteniamo da tempo la realizzazione di ´Zone 30´ ad Ancona. Ne abbiamo parlato tante volte – sottolinea l’organizzazione – e basterebbe guardarsi in giro per accorgersi che il capoluogo dorico ha una moltitudine di strade dove il limite orario è quello. Mancano solo due cose: l’educazione e il rispetto da parte degli automobilisti che, forti e protetti nella loro scatola metallica, si permettono di sfrecciare superando i limiti. Non siamo così idealisti e ottusi da pensare che si possa circolare a 30 chilometri orari ovunque. È ovvio che le direttrici principali e le strade di collegamento non possono (e non devono) avere il limite dei 30 – riflettono dalla Fiab – Ma i nostri quartieri, nei pressi di scuole, ospedali e Chiese e di quegli spazi dove l’utente debole della strada, che in fondo siamo tutti noi, è messo in pericolo, devono essere oggetto di riduzione della velocità. Ci sono tanti studi e dati che dimostrano quanto e come la città benefici di zone a velocità ridotta. Tutti i paesi europei, anche quelli che pensiamo siano più arretrati di noi, stanno adottando questi provvedimenti".
E ancora: "Il viale della Vittoria ha il limite di velocità di 40 chilometri orari. Ridurre di 10 chilometri questo limite sarebbe così drastico? Passo Varano oggi è diventata una vera e propria ´Zona 30´, nell’ambito del progetto ´Biciclettiamo´, sostenuto dal Pnrr. È un esempio di come vanno attuate e realizzate queste zone. Lì le auto sfrecciavano a gran velocità tutti i giorni e in tutte le ore, col rischio di investire pedoni e ciclisti in una strada stretta. I tecnici del Comune hanno fatto un bel lavoro, seguendo il Codice della Strada e il Ministero. Questi progetti europei sono investimenti che si fanno oggi e che rimangono sul territorio a beneficio di tutti. Auspichiamo che gli automobilisti comprendano. E speriamo che i residenti che borbottano capiscano come simili provvedimenti rendano la città più sicura e salubre".
Nicolò Moricci