Cupramontana sotto choc per la morte di Leonardo David a Budapest / FOTO

Il 21enne è morto 20 giorni dopo una caduta in strada, attesa per l'autopsia voluta anche dai genitori, distrutti dal dolore

Leonardo David

Leonardo David

Cupramontana (Ancona) 26 aprile 2017 – Una morte davvero incredibile su cui anche i genitori del povero Leonardo, a Budapest (FOTO), distrutti dal dolore chiedono di fare chiarezza. Leonardo David, 21 anni, studente di ingegneria biomedica è morto lunedì, venti giorni dopo una caduta in strada a Budapest mentre era in vacanza con gli amici. A Cupramontana Leo era un ragazzo stimato e apprezzato e nel piccolo paese, patria del Verdicchio si attende in attonito silenzio il rientro della salma dall’Ungheria per l’ultimo saluto al loro caro amico Leo, ma ci vorranno ancora giorni. Sarà effettuata nella capitale ungherese e non in Italia l’autopsia voluta anche dai genitori, sotto choc e ancora increduli per aver perso il loro unico adorato figlio studente all’Università politecnica delle Marche

«Qualche anno fa, un brutto incidente in auto da cui si è salvato miracolosamente poi, l’estate scorsa una grave ustione al torace con l’olio bollente mentre era in casa. Il destino sembra essersi è accanito proprio sul povero Leo». Racconta ancora sotto choc una sua ex compagna di scuola. Ragazzi appena ventenni, straziati dal dolore per quella che definiscono una «tragedia incredibile».

I genitori sono accorsi a Budapest, non appena gli amici di Leo hanno comunicato loro che il ragazzo era ricoverato in ospedale dopo la caduta sulle rotaie del tram. Sono stati sempre con lui, accanto al suo letto, dopo i diversi interventi chirurgici. E ora restano chiusi nel loro dolore nel paese dell’Est, in attesa dell’esame autoptico che dovrebbe chiarire eventuali responsabilità mediche.

Leonardo è deceduto lunedì, dopo l’ultima delicata operazione all’ospedale di Budapest, dove il suo cuore si è spento per sempre, a quasi venti giorni dalla caduta in strada. Il ragazzo sarebbe caduto inciampando su una rotaia del tram e su un gradino, battendo l’addome. Una costola rotta avrebbe lesionato il fegato ma anche la milza. In compagnia dei suoi amici più cari, arrivato da poco per le festività pasquali, stava pregustandosi le bellezze della città, quando la sua vacanza è stata troncata per sempre.

«Era vivace e tranquillo, molto intelligente. Davvero un ragazzo per bene. A volte la vita è ingiusta» il pensiero degli amici.