Liberazione di Ancona, il ricordo: "Cerimonia nel nome della pace"

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Liberazione di Ancona, ieri in città la commemorazione del 78esimo anniversario. Le cerimonie si sono svolte alla presenza delle autorità civili, religiose e militari e alle quali ha partecipato una delegazione ufficiale polacca, guidata dal Capo dell’Ufficio per i Reduci di Guerra e le Vittime di Persecuzioni, Jan Józef Kasprzyk, composta da rappresentanti delle massime cariche istituzionali polacche. Al seguito anche una rappresentanza di reduci del 2° Corpo d’Armata Polacco del Gen. Wladyslaw Anders, presente la figlia Anna Maria Anders, Ambasciatore plenipotenziario e straordinario della Repubblica di Polonia in Italia. Presente anche una delegazione dell’Anpi. Le commemorazioni hanno preso avvio a Porta Santo Stefano dove si è tenuta l’inaugurazione del Monumento commemorativo del Reggimento Lancieri dei Carpazi. Nel suo intervento il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli ha ricordato come "la pace e la libertà sono due aspetti inscindibili e l’una non può prescindere dall’altra; quello che sta avvenendo con la guerra ci ha riportato drammaticamente indietro nel passato. Noi dobbiamo impegnarci per la pace ma non soltanto a parole ma con i fatti. Non possiamo chiedere al popolo ucraino di essere vittima della violenza di un aggressore". È stata poi la volta di Jan Józef Kasprzyk: "Siamo lieti che accanto a Porta Santo Stefano, dove per primi entrarono in città i soldati polacchi nel giorno della liberazione di Ancona, sia comparso un nuovo segno della memoria. I legami di amicizia che uniscono i nostri popoli rimangono sempre vivi".